I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con l’approssimarsi del periodo natalizio, hanno intensificato i controlli a contrasto della commercializzazione di prodotti illegali, contraffatti e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
Prediligendo come target operativo gli articoli di abbigliamento, le Fiamme Gialle hanno sequestrato a Giarre oltre 800 articoli sportivi di vario genere riproducenti marchi e loghi delle più importanti squadre di calcio italiane ed europee, nonché di alcune famose squadre di basket della divisione “NBA” che, se introdotti nel mercato, avrebbero fruttato più di 30.000 euro.
In particolare, nel corso dell’intervento eseguito presso un punto vendita sito in Giarre gestito da un imprenditore di nazionalità argentina, i Finanzieri della Compagnia di Riposto hanno individuato diversi prodotti, per la maggior parte magliette, pantaloncini, felpe e completi sportivi da gara, tutti riconducibili a merchandising ufficiale posto in commercio dalle società calcistiche più famose, sia italiane che europee.
Da un preliminare esame sulla merce rinvenuta, i militari hanno riscontrato la presenza sulle magliette di nomi, marchi e segni distintivi nazionali ed esteri, tra cui sponsor commerciali, colori sociali e stemmi dei club, verosimilmente mendaci e, in quanto tali, potenzialmente idonei a trarre in inganno l’acquirente. A specifica richiesta formulata dagli operatori la parte non è stata in grado di fornire alcuna documentazione idonea ad attestare la legittima provenienza dei predetti capi di abbigliamento.
I Finanzieri ripostesi, pertanto, hanno proceduto al sequestro dei prodotti e, nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con la parte, denunciato il soggetto a piede libero per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione (ex artt. 474 e 648 del codice penale).
La Guardia di Finanza continuerà a vigilare in tutta la Provincia, perseguendo ogni forma di illegalità economica, ponendosi a tutela dei consumatori che possono essere talora indotti ad acquistare, inconsapevolmente, prodotti “non originali” venduti a prezzi più competitivi di quelli praticati dagli imprenditori commerciali onesti e degli esercizi commerciali che operano nel rispetto della legalità.
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