È Catania la provincia più litigiosa di Italia, è quanto emerge dalla 34º edizione della qualità della vita del Sole 24 ore. La provincia Etnea perde una posizione, rispetto allo scorso anno, nella classifica generale piazzandosi al 92º posto su 107.
Anche nel 2023 viene fotografata un’Italia a due velocità: a dividere, sempre di più, è soprattutto il valore aggiunto per abitante con un divario che tocca persino i 50.000 euro pro capite tra Nord e Sud.
A pesare i furti di autovetture (512 denunce ogni 100.000 abitanti), l’indice di litigiosità con 3.879 cause civili ogni 100.000 abitanti, il numero di bar (1,75 ogni 1000 abitanti).
Gli indicatori presi in considerazione per stilare la classifica sono 90, di cui 17 aggiunti proprio quest’anno per avere un quadro più chiaro della situazione italiana.
Aggiunti tra gli indicatori: le famiglie con isee sotto i 7000 euro, la velocità con cui vengono vendute le proprietà immobiliari, il “gender Pay gap” cioè il divario retributivo tra lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato, l’aumento delle temperature rispetto alle medie stagionali.
Gli indicatori sono, come sempre, raggruppati in 7 macro aeree: ricchezza e consumi, affitti e lavoro, demografia, società e salute, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero, indice della parità di genere.
Catania è 99º per ricchezza e consumi, 106º in affari e lavoro, 46º in demografia, società e salute, 82º in ambiente e servizi, 95º in giustizia e sicurezza, 75º in cultura e tempo libero, 94º in benessere femminile.
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