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Biancavilla, lite davanti al chiosco per motivi sentimentali: dopo le denunce arrivano i “Daspo urbani”

La scintilla che ha fatto esplodere gli animi sarebbe stato un messaggio inviato da un cliente ad una giovane che lavorava all’interno dell’esercizio commerciale, che intratteneva una relazione sentimentale un 30enne

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno notificato oggi due provvedimenti di “divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici”, due “Daspo urbani”, emessi dal Questore di Catania nei confronti di due congiunti appunto di Biancavilla, rispettivamente di 50 e 30 anni, che lo scorso agosto, hanno preso parte ad una violenta lite avvenuta nella zona della movida di quel centro ed in particolare nei pressi di un noto bar, fatto per il quale gli stessi erano già stati denunciati dai militari dell’Arma.

Nell’ambito della loro continua e puntuale azione di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Biancavilla avevano infatti deferito i due poiché responsabili di una violenta aggressione nei confronti di un altro biancavillese 40enne, scoppiata a fine agosto nel centro del paese, per motivi di natura sentimentale.

In particolare i militari dell’Arma, al termine di una meticolosa attività d’indagine, hanno ricostruito le fasi salienti dell’episodio, riuscendo sia ad identificare i partecipanti alla cruenta e prolungata lite, sia a ricostruirne le cause scatenanti.

La scintilla che ha fatto esplodere gli animi dei contendenti, sarebbe quindi stato un messaggio inviato da un cliente, appunto il 40enne, ad una giovane che lavorava all’interno dell’esercizio commerciale, che intratteneva una relazione sentimentale con il 30enne, informato subito dell’accaduto.

Da lì a poco, si sarebbero così presentati presso il baretto il fidanzato insieme al parente, che dopo un’accesa discussione, avrebbero aggredito con calci e pugni il 39enne, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni – frattura del naso – dall’ospedale di Biancavilla.

I due, dopo la denuncia, ora sono stati sottoposti dunque al provvedimento del Daspo Urbano, che gli vieterà per due anni non solo di entrare all’interno del chiosco ove è avvenuta l’aggressione, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.


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