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STMicroelectronics, l’80 per cento approva l’ipotesi di accordo per il contratto integrativo aziendale

Aumenti salariali, maggiori tutele per le famiglie, welfare aziendale

Immagine di repertorio

Concluso lo spoglio del referendum per il Contratto Integrativo aziendale, l’80% dei lavoratori e delle lavoratrici approvano l’ipotesi di accordo che contiene aumenti sostanziali dei salari di tutti i lavoratori e delle lavoratrici, maggiori tutele con norme aggiuntive per le famiglie, sostegno alla genitorialità, orario di lavoro e welfare aziendale contrattate dalle Rsu e dalle organizzazioni sindacali nazionali.

Già da gennaio l’aumento della retribuzione fissa per tutti i 5233 dipendenti del sito Catanese che a regime porterà oltre mille euro annui, quasi raddoppiato il valore del Premio di Risultato che in tre anni salirà a 5.500 euro e già a marzo saranno riconosciuti anche 700 euro in flexible benefit.

Per il sito di Catania, confermato il piano industriale con gli investimenti in corso per realizzare la fabbrica di carburo di silicio che porterà 700 nuove assunzioni. Definito un percorso di stabilizzazione occupazionale per i cosiddetti Summer Job con contratto a termine. Dal 1° gennaio, i lavoratori potranno versare il 100% delle loro quote welfare al fondo nazionale pensione complementare Cometa, mentre il 10% di contributo di solidarietà sarà a carico dell’azienda.

Costituite commissioni paritetiche nazionali sui temi dell’organizzazione del lavoro e delle pari opportunità. Potranno essere costituite anche a livello locale. Rafforzato il ruolo del coordinamento sindacale nazionale. Prevista anche per i lavoratori di Catania la possibilità di accedere a programmi di colonie estive per i figli tra i 6 e 16 anni. Saranno rafforzati i servizi della “piattaforma welfare” con prestazioni sociali.

“Soddisfatti dell’esito referendario – afferma Pietro Nicastro, segretario generale della FIM Cisl Sicilia – al netto delle posizioni distinte di ogni organizzazione sindacale i lavoratori confermano con il loro voto che bisogna guardare oltre purché si permetta di esprimersi in piena libertà ed autonomia da posizioni non proprio edificanti per la collettività. Questo è un contratto integrativo aziendale importante dal punto di vista salariale e normativo, come pochi nel panorama nazionale nelle aziende metalmeccaniche. Un giusto riconoscimento per i lavoratori della Stmicroelectronics che in questi ultimi anni hanno permesso all’azienda di raggiungere fatturati strabilianti e adesso è giunto il momento di raccoglie i frutti del loro impegno lavorativo.”

“È stata anche una trattativa intensa e difficile che ha vista coinvolta tutta la delegazione della FIM Cisl catanese – sottolineano, con Nicastro, i componenti della segreteria territoriale Francesco Rimi e Massimo Laviano – in cui la squadra della delegazione rsu Fim Cisl unitamente al Direttivo Provinciale del sito di Catania si è distinta per il fondamentale contributo nei contenuti, al confronto e all’equilibrio nel coordinamento nazionale”.

“Ora – concludono i tre dirigenti della Fim Cisl – è necessario continuare con gli investimenti, perché il settore dei semiconduttori è in forte espansione e determina una esponenziale crescita economica di Paesi come il nostro. Investimenti epocali che non vanno assolutamente sottovalutati dalle politiche industriali. Adesso affronteremo le imminenti elezioni della nuova Rsu con la consapevolezza di aver fatto un ottimo lavoro per tutti i lavoratori e le lavoratrici di STM e solamente il voto libero ed incondizionato può garantire una crescita continua delle tutele economiche, normative ed occupazionali del sito catanese a fronte delle novità di sviluppo e crescita industriale di STM nel nostro territorio”.


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