“Una gara che, quando conclusa, determinerà un sostanziale monopolio nella gestione del porto di Catania per i prossimi 25 anni per il fatto di concedere tutti i servizi gestiti dall’Autorità di Sistema (comprese le concessioni di beni demaniali e i servizi relativi alla crocieristica) ad un solo gestore”.
Sono alcuni dei motivi che hanno spinto Serena Spoto e il gruppo consiliare del Mpa al consiglio comunale di Catania a firmare un’interrogazione richiedendo informazioni in merito alla gara indetta per la realizzazione della stazione marittima di Catania e per la gestione venticinquennale dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania.
La gara è stata indetta a seguito della proposta del promotore del progetto che, nel caso specifico è la società palermitana Operazioni e Servizi Portuali srl.
“I soggetti promotori del project financing – si legge nell’interrogazione – godono di un indubbio vantaggio competitivo avendo predisposto tutti gli atti posti a base della gara e avendo diritto alla prelazione prevista dall’articolo 193 del decreto legislativo n. 36/2023”.
“Il presente appalto – si legge nell’interrogazione – rappresenta uno snodo decisivo per lo sviluppo economico e per l’assetto urbanistico del rapporto tra porto e città di Catania. E’ dunque interesse del Comune quello di sollecitare una decisione dell’ADSP della Sicilia Orientale in merito ad una sospensione sine die o a un annullamento delle procedure di gara, in modo da pensare ad una complessiva rimeditazione dell’intero progetto. In alternativa e, comunque in estremo subordine, si potrebbe pensare ad una proroga di almeno sei mesi volta a garantire la massima partecipazione degli operatori economici di settore”.
“Dagli atti di gara – viene spiegato nell’interrogazione – non emergono chiaramente gli impatti dell’opera sulla complessiva mobilità della zona portuale (tale aspetto viene esaminato a pagina 11 della relazione generale ma in maniera abbastanza succinta) e sul progetto complessivo di realizzazione del waterfront”.
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