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Il progetto di Digitalizzazione dell’Anatomia Patologica di Caltagirone, fra le best practice presentate alla Convention Fiaso25

Soddisfazione per il prestigioso riconoscimento dai vertici dell’Asp di Catania

Il percorso di Digitalizzazione dell’UOC di Anatomia Patologica dell’Ospedale “Gravina” fra le 63 best practice aziendali selezionate alla Convention del Management della Sanità Italiana, organizzato da Fiaso (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere), a Roma, lo scorso 8-10 novembre.

Il progetto è stato presentato alla prestigiosa Convention dal direttore del Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio dell’Asp di Catania, Filippo Fraggetta, con la collaborazione dell’UOS Processi di Internazionalizzazione, guidata da Silvana Piazza, afferente all’UOC Coordinamento Staff, diretto da Daniela Castronovo.

L’innovazione tecnologica introdotta con successo presso l’UOC di Anatomia Patologica di Caltagirone trasforma il vetrino, cioè il tessuto tradizionalmente osservato al microscopio, in un file virtuale che viene analizzato in tempo reale dall’anatomo patologo attraverso una piattaforma digitale che collega in rete i diversi Laboratori di Anatomia Patologica dell’Asp di Catania, garantendo tracciabilità e rintracciabilità in ogni fase del processo: dalla ricezione periferica del campione di tessuto, alla diagnosi finale centralizzata sul Laboratorio di Caltagirone.

“Con l’introduzione del processo digitalizzato – spiega Fraggetta -, il medico specialista in Anatomia Patologica ha abbandonato la tradizionale osservazione del vetrino al microscopio per studiare, su di un monitor, l’immagine ad esso corrispondente. Per i pazienti questo si traduce in migliori opportunità di accesso ai servizi, in una logica di prossimità e di competenza; in ridotti tempi di diagnosi e nella possibilità di ricevere second opinion di livello nazionale e internazionale. Siamo inoltre pronti a inviare le diagnosi sul Fascicolo sanitario elettronico (FSE)”.

Soddisfazione per il risultato raggiunto è espressa dal commissario straordinario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza; dal direttore sanitario, Antonino Rapisarda, e dal direttore amministrativo, Giuseppe Di Bella.

“Grazie agli investimenti realizzati abbiamo cambiato il volto dell’Anatomia Patologica di Caltagirone che si conferma punto di riferimento nazionale della Digital Pathology riuscendo a sfruttare tutti i benefici di tale approccio, dalla Telepatologia sino alle intelligenze artificiali – afferma Lanza -. Grazie a questo sistema è possibile esaminare a distanza un preparato digitale, che è una copia fedele del vetrino fisico, sia per diagnosi primaria sia per second opinion. Dal punto di vista dell’organizzazione aziendale questo consente di implementare un sistema di tracciabilità che assicura ai cittadini la sicurezza e la qualità del dato diagnostico”.

La digitalizzazione dei servizi permette anche di lavorare da remoto, e questo rappresenta un ulteriore dato di ottimizzazione nella gestione delle risorse umane e pone le basi, attraverso investimenti oculati, per l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale.

La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie al lavoro di squadra svolto tra il Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio ed il Dipartimento delle Risorse Tecnologiche e Finanziarie (diretto da Francesco Alparone) con il coinvolgimento dell’Ufficio Tecnico, dell’Ingegneria Informatica, dell’UOC Provveditorato (guidato da Pietro Galatà) e dell’UOS Acquisizione Beni (diretta da Giampaolo Runza).


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