Peccato perchè la vittoria era ad un passo. Peccato perchè prendere un gol ad un minuto dalla fine butta al vento una gara praticamente vinta dalla Meta Catania.
Riprendere il cammino vittoria, provando a sfruttare fattore casa e soprattutto scontro diretto per le posizioni d’élite. Risulta dura e complicata la gara per la Meta Catania, orfana in campo del capitano Musumeci, coach Juanra non ha voluto rischiare il suo numero 22, e della dinamo Giovanni Pulvirenti contro una Sandro Abate Avellino senza il bomber Hozjan e senza Gui infortunato.
Gara compassata, spezzettata dall’atteggiamento guardingo della Sandro Abate che difendeva bene con Avellino, migliore in campo, e sfruttava power play per allontanare la pressione etnea. Sul piede di Podda le migliori occasioni e sul siluro di Bocao, ma il portiere Parisi ha risposto presente. Di contro perfetto Manservigi sull’unica e vera palla gol della Sandro Abate con Etzi.
Stesso spartito nella ripresa: Meta Catania propositiva e Sandro Abate chiuso e pronto alle ripartenze. Ugherani per i campani sfiorava la rete, Stesso discorso per Podda e Silvestri dove Parisi respingeva bene. Tutto prima dell’esplosione del PalaCatania per il super gol di Bocao che gonfiava la rete del vantaggio. Sandro Abate Avellino reagiva con il power play, la Meta Catania pwro si difendeva bene e sfiorava due volte la rete del raddoppio. Minuti e beffa che pero’ arrivava nel finale con Ughwrani che tutto solo batteva Manservigi grazie ancora al power play campano. Un pareggio che lascia amaro in bocca ma che non scalfisce le ambizioni e la crescita della Meta Catania.
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