Salario, occupazione, welfare, orario di lavoro e partecipazione, tutele migliorate con la firma dell’ipotesi d’accordo 2024-2026 firmato a Monza, questa notte, dopo oltre 30 ore di serrato confronto sindacale.
Già da gennaio l’aumento della retribuzione fissa per tutti i 5233 dipendenti del sito Catanese che a regime porterà 1000 euro annui, quasi raddoppiato il valore del Premio di Risultato che in tre anni salirà a 5.500 euro e già a marzo saranno riconosciuti anche 700 euro in flexible benefit.
Per il sito di Catania, confermato il piano industriale con gli investimenti in corso per realizzare la fabbrica di carburo di silicio che porterà 700 nuove assunzioni.
Definito un percorso di stabilizzazione occupazionale per i cosiddetti Summer Job con contratto a termine. Dal 1 gennaio, i lavoratori potranno versare il 100% delle loro quote welfare al fondo nazionale pensione complementare Cometa, mentre il 10% di contributo di solidarietà sarà a carico dell’azienda.
Costituite commissioni paritetiche nazionali sui temi dell’organizzazione del lavoro e delle pari opportunità.
Potranno essere costituite anche a livello locale. Rafforzato il ruolo del coordinamento sindacale nazionale. Prevista anche per i lavoratori di Catania la possibilità di accedere a programmi di colonie estive per i figli tra i 6 e 16 anni.
Saranno rafforzati i servizi della “piattaforma welfare” con prestazioni sociali. Nei prossimi giorni saranno calendarizzate le assemblee con i lavoratori per l’approvazione definitiva.
“È stata una trattativa fiume di oltre 30 ore – afferma Pietro Nicastro, segretario generale della FIM Cisl Sicilia – che ha permesso di sottoscrivere un contratto integrativo aziendale importante dal punto di vista salariale e normativo, come pochi nel panorama nazionale delle aziende metalmeccaniche. Un giusto riconoscimento per i lavoratori della Stmicroelectronics che in questi ultimi anni hanno permesso all’azienda di raggiungere fatturati strabilianti”.
“È stata anche una trattativa intensa e difficile che ha vista coinvolta tutta la delegazione della FIM Cisl catanese – sottolineano, con Nicastro, i componenti della segreteria territoriale Francesco Rimi e Massimo Laviano – in cui la squadra della delegazione rsu Fim Cisl del sito di Catania si è distinta per il fondamentale contributo nei contenuti, al confronto e all’equilibrio nel coordinamento nazionale”.
“Ora – concludono i tre dirigenti della Fim Cisl – è necessario continuare con gli investimenti, perché il settore dei semiconduttori è in forte espansione e determina una esponenziale crescita economica di Paesi come il nostro. Investimenti epocali che non vanno assolutamente sottovalutate dalle politiche industriali”.
“Un accordo che proietta Catania nel futuro, importante sia per i lavoratori che per l’intero territorio, perché da un lato porta soldi in tasca ai dipendenti e dall’altro porta ingenti investimenti nella nostra città, facendo del sito catanese, il cuore del mondo STM”. Così Rosy Scollo, segretaria generale della Fiom Catania, sull’ipotesi di accordo STMicroelectronics firmato da azienda e sindacati.
“L’accordo prevede, tra l’altro – continua la sindacalista – 700 assunzioni in una fabbrica di nuova costruzione dedicata a nuovi dispositivi in carburo di silicio che porranno Catania al centro delle politiche industriali europee e renderanno la nostra area industriale un polo di eccellenza nella dimensione globale”.
Nel dettaglio, l’accordo prevede un aumento del premio di produzione, che arriva ad un massimale di 5500 euro: “Per la prima volta – ha sottolineato la sindacalista – il premio di produzione, che prima era di 3000 euro, è uguale tra i dipendenti di Agrate e Catania”.
Tra le novità I lavoratori c’è un bonus di 700 euro di fringe benefit a febbraio 2024 per i dipendenti, l’impegno dell’azienda a stabilizzare i Summer Jobs, i contratti stagionali per giovani under 30, e “per la prima volta, le colonie estive per i figli dei dipendenti del sito catanese, che prima erano previste solo per i lavoratori dello stabilimento di Agrate”.
Nell’accordo anche misure per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, “con l’aumento del congedo di paternità obbligatorio da 10 a 15 giorni, l’aumento del primo mese di congedo parentale dal 30% al 100% di pagamento e l’aumento di altri due mesi di congedo parentale dal 30% al 50% di pagamento”, ha precisato Scollo.
“Sono stati tre giorni impegnativi di trattativa – ha concluso la segretaria dei metalmeccanici Fiom, “ma alla fine, grazie anche alla nostra lotta e allo sciopero, portiamo a casa risultati importanti per le lavoratrici e i lavoratori di STMicroelectronics che, adesso, avranno l’ultima parola con il referendum sull’ipotesi di accordo integrativo che abbiamo appena firmato”.
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