Il via libera è arrivato durante l’ultima riunione dell’Assemblea dei soci del GalL Etna. Parere favorevole per la strategia di sviluppo, di tipo partecipativo, predisposta dai componenti dell’ufficio di piano, diretto da Andrea Brogna, e legata all’attività agricola per il periodo 2023-2027 del Psr Sicilia, ora da finanziare.
Forti di una programmazione (periodo 2014-2022) appena conclusa che ha ottenuto risultati nettamente positivi, con il GAL Etna tra i migliori in Sicilia, ci si affaccia con fiducia a questa nuova sfida per il territorio, dove mettere sul campo le esperienze maturate.
Con il voto favorevole ottenuto alla strategia, il GAL Etna si candida ufficialmente al bando regionale che seleziona nell’isola i Gruppi d’Azione Locale, per l’attività da mettere in campo nel settore delle politiche agricole da oggi al 2027. All’appuntamento erano presenti anche componenti del Cda, a cominciare dalla vicepresidente: Maria Spalletta, che ha condotto i lavori; e i consiglieri Antonio Portale, Sara Bua e Federico Floresta.
“Tra Wadi Musa e Gebel” il titolo della strategia, richiamando agli antichi nomi arabi del Simeto (letteralmente Wadi Musa significa il fiume di Mosè) e dell’Etna (letteralmente in arabo significa monte, da qui anche l’origine della denominazione Mongibello).
“La strategia che presentiamo alla Regione – evidenzia il presidente del Gal Etna, Nino Naso – rappresenta i popoli che vivono in questa terra, dove si confrontano e dominano due realtà naturali opposte ma complementari tra loro, l’acqua del fiume Simeto con il suo paesaggio lussureggiante e ricco, da una parte; il fuoco e l’aridità determinati dalla lava dell’Etna, dal quale rinasce nuova vita, dall’altra. Siamo soddisfatti del voto arrivato anche in Assemblea, dopo il via libera espresso dal Cda ad inizio mese, che ha così dato ampia approvazione al lavoro svolto con abnegazione e impegno da parte del team tecnico dell’ufficio di piano, diretto da Andrea Brogna”.
Importante il finanziamento richiesto, a base della strategia a favore degli 11 Comuni e degli imprenditori che operano sul territorio e che fanno parte del Gal Etna.
Si tratta di circa 3,5milioni di euro da destinare alle realtà di: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catenanuova, Centuripe, Maletto, Maniace, Paternò, Ragalna e Santa Maria di Licodia. La novità di questa strategia è che gli interventi proposti saranno di tipo esclusivo, nel senso che non ricalcheranno anche possibili bandi regionali.
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