Le condizioni di lavoro dei circa 600 addetti all’handling, così come dei 500 addetti Sac Service tra sicurezza e assistenza ai passeggeri con ridotta mobilità nell’ Aeroporto di Catania, hanno raggiunto il limite.
A seguito dell’incidente che ha gettato nel caos l’aeroporto di Fontanarossa, e al conseguente sovraffollamento del terminal C con relativo sovraccarico lavorativo non programmato, ma anche alle ondate di calore anomale di questi giorni, e a quelle che i lavoratori descrivono come “aggressioni verbali di molti passeggeri esasperati dalla mancanza di comunicazione delle compagnie aeree”, i lavoratori dello scalo etneo sono allo stremo.
I segretari generali della Filt Cgil Catania Edoardo Pagliaro, della Fit-Cisl Mauro Torrisi, della Uil Trasporti Antonio Oranges e della Ugl T.A. Mario Marino, li hanno incontrati “prendendo diretta visione della grave e precaria situazione e per trasmettere alla società di gestione le criticità evidenziate”.
In particolar modo, le sigle sindacali sottolineano che “l’aumento programmato degli arrivi e partenze dal Terminal C, è accompagnato dal contestuale aumento degli standard di sicurezza e salubrità del posto di lavoro. Suggeriamo alla società di gestione di limitare l’accesso al Terminal C solo ed esclusivamente ai passeggeri in partenza.
Gli operatori sul campo sono gli stessi lavoratori ai quali non è stato rinnovato il Contratto nazionale del lavoro dal 2017”.
Continuano i rappresentanti sindacali: “Quanto è accaduto rappresenta un vero e proprio stress test del sistema aeroportuale siciliano, e mette in evidenza tutte le fragilità infrastrutturali dell’isola. I tempi della riapertura dell’aeroporto di Catania sono ancora incerti e questa condizione rischia di protrarsi per troppo tempo. In attesa che ciò avvenga abbiamo chiesto alla SAC la costituzione di un tavolo tecnico permanente. Continueremo a vigilare perché in questo periodo si continui a lavorare in sicurezza e nel rispetto della normativa vigente.”
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