I dipendenti della Motorizzazione civile di Catania, con la qualifica di “esaminatore”, hanno proclamato lo stato di agitazione fino a quando non verranno intraprese le soluzioni più idonee per garantire il regolare svolgimento delle sedute dì esame teorico a quiz, programmati all’interno della sede di San Giuseppe La Rena.
La presa di posizione nasce a seguito di un episodio, l’ultimo della serie avvenuto la scorsa settimana, che ha visto ancora una volta protagonista, suo malgrado, un funzionario addetto agli esami teorici per il conseguimento della patente di guida ed un esaminando. Quest’ultimo, infatti, è stato trovato casualmente in possesso di un apparecchio per la comunicazione con l’esterno, nascosto sotto gli indumenti, nonché di una mini telecamera camuffata come un bottone. L’immediato intervento di una pattuglia della Polizia, che ha effettuato i necessari accertamenti, ha comportato poi la denuncia del fatto per ipotesi di tentata truffa ai danni dello Stato. Mentre la giustizia, adesso, dovrà fare il suo corso, rimangono le preoccupazioni dei funzionari “esaminatori” considerato che in questo caso l’evoluzione tecnologica si sta diffondendo tra gli esaminandi. Una problematica che porta ad una ulteriore assunzione di responsabilità per questa categoria di dipendenti della Motorizzazione, che sono chiamati a sovrintendere alla regolarità delle operazioni di esame (spesso anche 5 sessioni solo di mattina, senza contare il pomeriggio quando di turni se ne fanno a volte 3 o 4), ma non possono in alcun modo effettuare attività di controllo al pari di una perquisizione, come spiega il coordinatore provinciale dei dipendenti regionali della federazione Ugl Autonomie locali di Catania, Alessandro Catalano.
“Il carico di responsabilità è ancora più grande in assenza di strumenti utili a mettere nelle condizioni chi va ad effettuare una seduta di esame e deve prevenire eventuali truffe. E’ una situazione ormai giunta al limite del possibile e, per questo, come Ugl abbiamo scritto una nota al dirigente responsabile del servizio Motorizzazione civile di Catania Marco Anfuso e, per conoscenza, al dirigente generale del Dipartimento regionale delle Infrastrutture Salvatore Lizzio ed all’assessore regionale delle Infrastrutture Alessandro Aricò, perché si possa trovare una soluzione a questa ulteriore criticità. Ciò si aggiunge alla già difficile condizione quotidiana in cui si trovano i lavoratori della Motorizzazione a causa dei carichi di lavoro eccessivi. Questione che abbiamo da tempo denunciato, al pari di quella che riguarda la gravissima carenza di personale e dell’annosa vertenza dei dipendenti di categoria “A” e “B” – sottolinea Catalano. Non è più tollerabile che i lavoratori continuino ad essere lasciati soli alle loro incombenze sempre più gravose, perché questo stato di cose incide notevolmente anche sul benessere psicofisico di ognuno di loro, motivo per cui siamo pronti a proteste ancor più marcate se non arrivano le necessarie misure a salvaguardia degli “esaminatori” e di tutto il personale della Motorizzazione civile di Catania.”
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