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Emergenza rifiuti a Catania e provincia. La Ugl chiede ai sindaci di adottare il provvedimento della sanzione accessoria del sequestro cautelare per i veicoli utilizzati

Una proposta per contrastare il dilagante fenomeno che, purtroppo, da anni continua a contribuire all’incedere dell’emergenza rifiuti nel territorio catanese, nonostante siano stati fatti importanti passi in avanti nell’incremento della raccolta differenziata

I segretari provinciali delle federazioni Chimici ed Igiene ambientale della Ugl di Catania, rispettivamente Carmelo Giuffrida e Giuseppe D’Amico, stamane hanno inviato una nota all’indirizzo del sindaco della Città metropolitana di Catania e dei sindaci dei Comuni dell’area metropolitana, con la richiesta di adozione del provvedimento di applicazione del sequestro cautelare per i veicoli utilizzati per l’abbandono indiscriminato di rifiuti su strada.

Una proposta per contrastare il dilagante fenomeno che, purtroppo, da anni continua a contribuire all’incedere dell’emergenza rifiuti nel territorio catanese, nonostante siano stati fatti importanti passi in avanti nell’incremento della raccolta differenziata.

“Ogni giorno vediamo come numerose zone dei nostri centri sono deturpate da ancora troppi cittadini incivili che, spesse volte, commettono tale reato con l’utilizzo di mezzi. Purtroppo la legge ancora adesso non prevede il sequestro in senso stretto del veicolo in casi del genere, ma l’Amministrazione può ovviare in via cautelativa procedendo a confiscare il mezzo che viene utilizzato, fino a quando l’autore dell’atto di inciviltà non provvede a versare all’ente quanto dovuto (in misura massima) per la sanzione prevista dall’ordinanza in vigore – spiegano Giuffrida e D’Amico. Questo implica anche uno sforzo per l’implementazione di sistemi di videosorveglianza, che per gli enti locali deve essere un tema preponderante nell’agenda delle attività di tutela del territorio, al pari del rafforzamento dei controlli operati dalla Polizia locale e dalle associazioni di volontariato che meritano un coinvolgimento più marcato. Non è più tollerabile che gli sforzi fatti dalle Amministrazioni, dalle aziende e dai lavoratori del settore ormai stanchi poiché costretti spesso a turni massacranti e molte volte accusati di non fare il proprio dovere, siano vanificati da delinquenti che non rispettano il territorio. Da non sottovalutare, ovviamente, anche le ricadute negative d’immagine, soprattutto in un periodo come questo in cui l’area metropolitana è particolarmente visitata da tanti turisti. Riteniamo quindi – ribadiscono i due sindacalisti – l’impellenza di avere dalla Città metropolitana e dai 58 Comuni dell’ex provincia una risposta forte in termini di contrasto del fenomeno della produzione di discariche abusive da parte di chi non vuole differenziare e trasforma le strade e numerosi punti sensibili in vere e proprie discariche a cielo aperto. È fondamentale dunque attivare l’inasprimento delle iniziative sanzionatorie, con atti già in vigore in molti altri Comuni d’Italia, visto che la tradizionale multa pecuniaria molto spesso non viene pagata dai diretti interessati che tante volte risultano essere nullatenenti. Per queste ragioni – concludono Giuffrida e D’Amico – chiediamo agli amministratori, sindaci e assessori al ramo in primo luogo, ma anche a tutti i consiglieri comunali sensibili rispetto al tema, nonché ai comandanti delle Polizie locali, di voler valutare questa proposta (mettendoci a disposizione per eventuali approfondimenti), per combattere questa squallida deriva che mortifica il nostro territorio.”


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