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Catania, furgone perde strano liquido dal vano posteriore: c’erano oltre 50 chili di pesce in pessimo stato di conservazione

Gli operatori, pertanto, dopo aver intimato l’alt al conducente del veicolo, procedevano al controllo, appurando che all’interno dello stesso erano contenuti una notevole quantità di prodotti ittici, sparsi alla rinfusa e riposti in cartoni danneggiati

Nella mattinata di domenica scorsa, un equipaggio di volante, impegnato nell’ordinario servizio di controllo del territorio, transitando lungo la strada statale 114, notava un furgone carico di merce che perdeva liquidi dal vano posteriore. 

Gli operatori, pertanto, dopo aver intimato l’alt al conducente del veicolo, procedevano al controllo, appurando che all’interno dello stesso erano contenuti una notevole quantità di prodotti ittici, sparsi alla rinfusa e riposti in cartoni danneggiati. 

Al fine di approfondire il controllo, interveniva, a supporto degli agenti, personale della locale Sezione di Polizia Stradale e personale dell’A.S.P. che, poco dopo, giungevano sul posto. Gli accertamenti successivi permettevano di constatare che all’interno del furgone erano contenuti 25 kg di tranci di pesce spada congelato, calamari, gamberoni, salmone fresco, 20 kg di octupus, molluschi, cernia, pescato fresco e 7 tranci di tonno rosso, tutti in pessimo stato di conservazione. Inoltre, si accertava che non rispettava le condizioni di temperatura imposte effettuando il predetto trasporto in contenitori non in grado di mantenere le prescritte condizioni di temperatura dei prodotti congelati.

Sulla base delle verifiche effettuate dal personale del Dipartimento Prevenzione Veterinaria dell’A.S.P., che accertava la mancanza di tracciabilità di tutti gli alimenti trasportati e il loro pessimo stato di conservazione, gli agenti delle Volanti e della Sezione Polizia Stradale di Catania procedevano al sequestro di tutti i prodotti ittici per il successivo smaltimento mediante ditta specializzata in quanto non ritenuti idonei al consumo umano. 

Al conducente, che dagli accertamenti esperiti risultava essere dipendente di una nota rivendita di pesce della zona del catanese, venivano elevate diverse sanzioni per un controvalore di circa 4.000 euro, per aver trasportato alimenti non ritenuti idonei al consumo, senza le previste etichettature e in violazione delle norme sulla corretta conservazione durante il trasporto. 

Allo stesso, inoltre, veniva contestata la mancata revisione del veicolo.


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