I concetti di sostenibilità e innovazione applicati nell’ambito dell’architettura in territori fragili. È questa la scommessa e la sfida della nuova edizione della Summer School, promossa dall’Ordine e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettonica (DICAr) dell’Università di Catania.
L’Aula Magna del Polo Tecnologico della Cittadella Universitaria etnea ha rappresentato un momento di «aggregazione e sinergia tra mondo professionale e universitario – commenta il direttore del DICAr Matteo Ignaccolo – una collaborazione che riflette l’impegno dell’Ateneo nell’ambito della didattica, del Terzo Settore e dei servizi, contribuendo in modo attivo agli sviluppi sociali, ambientali ed economici del territorio».
Nella sua terza edizione la Summer School ha scelto di puntare i riflettori sull’isola di Filicudi, «portando il tema della sostenibilità nel campo dell’architettura delle Isole minori – spiega il presidente dell’Ordine etneo Mauro Scaccianoce – un’iniziativa dai risvolti positivi sia dal punto di vista della ricerca, sia professionale, non solo per chi fa già parte dell’Ordine, ma anche per tutti gli studenti prossimi alla laurea. Un’occasione per fare rete e ribadire ancora una volta l’importanza di investire sui giovani e sul nostro territorio, creando nuove opportunità di lavoro e contrastando la fuga di cervelli». Quest’ultimo aspetto è stato ulteriormente sottolineato dal vicepresidente della Fondazione Salvo Bazzano: «Creare un ponte tra le attività ordinistiche e quelle universitarie è uno degli obiettivi principali che ci siano prefissati nel corso degli ultimi anni. L’abilitazione alla professione, infatti, è la regolare prosecuzione del percorso di studi».
A caratterizzare i lavori della Summer School sarà «un approccio delicato con modalità di intervento reversibili attraverso l’utilizzo di componenti leggere – aggiunge Vincenzo Sapienza, coordinatore dei docenti della Summer School – nel corso dell’esecuzione e della progettazione dei lavori ricorreremo alle più nuove tecnologie digitali in possesso dell’Università. Tra queste la strumentazione di ultima generazione in dotazione al laboratorio “Eta lab” del DICAr. Questo approccio consentirà di apprendere nuove competenze tecniche e professionali, rendendo le attività più avanzate e innovative».
Alcune delle tematiche da sviluppare nel corso dei lavori – che si terranno dal 14 al 17 settembre prossimi – sono state analizzate nel corso degli interventi di Agata Basile (responsabile Ufficio Politiche di Sostenibilità UniCT), Emma Schembari (coordinatore Comieco Sicilia), Rosa Giuseppina Caponetto (professoressa associata Produzione Edilizia), Dario Distefano (fondatore e direttore dell’azienda ArchiCart), Gianluca Rodonò (ricercatore Architettura Tecnica), Simona Calvagna (professoressa associata Composizione Architettonica e Urbana) e Alessandro Lo Faro (docente UniCT).
A concludere i lavori la moderatrice e componente del Comitato Tecnico Scientifico Irene Chiara D’Antone (consigliere delegata tavolo tematico Politiche Giovanili e Summer School dell’Ordine). Nel comitato tecnico-scientifico Giorgia Ferlazzo (consigliere delegata tavolo tematico Politiche Giovanili e Summer School dell’Ordine).
Il collegio docenti invece è composto da: Vincenzo Sapienza (coordinatore e docente DICAr), Rosa Giuseppina Caponetto, Santi Cascone (docente UniCT), Angelo Monteleone (coordinatore tavolo Politiche Giovanili e Summer School), Alessandro Lo Faro e Simona Calvagna.
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