A poco più di 30 anni dalla strage di Capaci, l’Istituto comprensivo “Federico De Roberto”, diretto dalla Prof.ssa Cinzia Giuffrida, mostra i suoi “fiori della legalità”, trasformando la scuola in un laboratorio diffuso che si apre al territorio, grazie alla partecipazione entusiasta e dirompente del personale tutto e delle famiglie.
La legalità diventa colore nei lavori, realizzati dai più piccoli, armonia di voci e strumenti nelle emozionanti performance del coro e dall’orchestra, diventa rappresentazione nella narrazione di vicende di mafia tristemente note.
La giornata è stata particolarmente significativa al Plesso Castaldi con la conclusione del progetto “I semi della legalità”, tramite cui il giardino della scuola è stato abbellito realizzando i viali fioriti della lealtà e dell’onestà, grazie anche al contributo dell’Associazione Sicilponica.
Particolarmente interessante l’intervento del giornalista Giuseppe Di Fazio, autore del libro “Giovani Invisibili. Storie di povertà educativa e di riscatto”, testimonianza di come solo la cultura possa costituire una risposta efficace al compromesso morale ed alla contiguità.
La manifestazione è stata occasione per consegnare la Borsa di studio “Dott. Antonino Petralia”, destinata all’acquisto di nuovi strumenti a percussione, e Prof. Minnì agli alunni Simone Laganà e Michele Affinita e per festeggiare gli alunni, che si sono classificati alle finali nazionali dei Campionati internazionali Bocconi ( Gabriele Finocchiaro, Samuele Materiua e Mattia Rosini) e ai Giochi matematici del Mediterraneo (Mattia Rosini, IV classificato finale nazionale di Palermo).
Una scuola che, come la Sicilia di “Terra Madre” di Vincenzo Spampinato, che commosso ha ascolato il brano cantato dagli alunni delle classi quinte, è una terra “dove il sole non tramonta mai”, un sole che illumina sempre la bellezza e la cultura, il ” fresco profumo della libertà”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni