In occasione della ricorrenza della strage di Capaci, in cui morirono il Giudice Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo ed i poliziotti della sua scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, si è svolto nella mattinata odierna a Catania la seconda edizione di “METTI IN MOTO LA LEGALITA'”.
L’incontro organizzato dal Motoclub Polizia di Stato Delegazione Catania e dall’Associazione Addio Pizzo Catania Onlus, ha coinvolto una rappresentanza degli alunni del Liceo Artistico Emilio Greco di Catania, accompagnati dal Preside Antonio Alessandro Massimino, dal Prof Giuseppe Gatto Rotondo ed altri docenti. L’evento era finalizzato a sensibilizzare e far conoscere agli studenti, non solo dal punto di vista prettamente storico, ma anche attraverso le testimonianze e le parole di uomini delle istituzioni, le figure dei personaggi che hanno speso la loro vita per combattere la mafia, con la particolarità di essere accompagnati in questo tour istruttivo sai soci del Moto Club Polizia di Stato che li hanno avuti come passeggeri delle proprie moto. Il primo momento si è svolto presso l’ala Raciti del X Reparto Mobile di Catania dove il Primo Dirigente Della Polizia di Stato Dr. Giancarlo Consoli, Dirigente del Reparto e “padrone di casa” ha accolto tutti gli ospiti: Il Procuratore Aggiunto Dr. Sebastiano Ardita, il Vicario del Questore di Catania Dr. Salvatore Fazzino, il Capo di Gabinetto della Prefettura di Catania Dr. Antonio Gullì, i quali hanno trasmesso ai giovani studenti testimonianza diretta del clima e del contesto della strage del ’92.
Il secondo momento si è svolto presso Piazza Lanza, davanti al murales dedicato alle vittime della mafia, dove due rappresentanti di ADDIO PIZZO CATANIA hanno illustrato, per ognuno dei personaggi rappresentati, il loro apporto alla società civile ed alla comunità. I centauri con gli studenti hanno poi proseguito alla volta del murales di viale Ulisse, dedicato alla strage di Capaci, con un momento dedicato alla deposizione di un omaggio floreale. A seguire si è arrivati in via Leucatia, luogo dell’assassinio per mano di killer mafiosi dell’ispettore Giovanni Lizzio. Qui i familiari presenti hanno dato agli studenti una testimonianza toccante sulla perdita del proprio caro.
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