Con la finale del torneo di calcio a 5 per giovani tra i 14 e i 16 anni e la premiazione di tutti i 60 partecipanti, si è conclusa l’iniziativa “La legalità entra in gioco”, promossa dall’associazione di volontariato Anteas OdV e dalla Cisl di Catania, d’intesa con l’Osservatorio metropolitano prefettizio contro la dispersione scolastica e la devianza giovanile. Un progetto per sensibilizzare, attraverso lo sport, giovani provenienti da diverse realtà sociali e dei quartieri catanesi, sui temi della legalità “diffusa”, del rispetto degli altri, del contrasto alle disuguaglianze e alle diverse forme di disagio giovanile.
La manifestazione finale ha avuto luogo ieri sera nella struttura comunale del Pala Nitta a Librino. Vi hanno presenziato i vertici dell’Anteas Odv e della Cisl di Catania, con rispettivamente il presidente Franco Anello e il segretario generale Maurizio Attanasio, i segretari territoriali Lucrezia Quadronchi e Rosario Portale.
Numerose le istituzioni intervenute a sottolineare il valore sociale dell’iniziativa: il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi; il vicequestore Alessandro Milazzo; Rosita D’Orsi, funzionaria dell’Ufficio scolastico regionale di Catania; Loredana Sucato, responsabile del Servizio sociale professionale dell’Asp; Francesco Corsaro, dirigente dell’Ispettorato provinciale del Lavoro; Enzo Falzone, presidente del Coni Point Catania; Giuseppe Vecchio, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; don Alfio Carbonaro parroco della chiesa Santa Croce (Villaggio Sant’Agata); Luca Carra, direttore generale del Catania Ssd, i Vigili del Fuoco e la Fraternita Misericordia.
In quello che è stato il “torneo di calcio dei quartieri”, sei squadre si sono affrontate in due gironi: nel girone A, Librino/Pigno, Catania, Oratorio San Giorgio; nel girone B, Villaggio Sant’Agata, ZiaLisa/Goretti, Oratorio salesiano Cibali. L’esito sportivo ha visto affermarsi la squadra di Librino/Pigno che, nella finale, ha battuto con largo punteggio quella del Villaggio Sant’Agata. Cannoniere del torneo, Cristian Garozzo con 10 reti realizzate. Tra i premi più importanti per il senso del progetto, la Coppa “Fair play”, consegnata dal prefetto Librizzi alla squadra dell’Oratorio Giovanni Paolo II San Giorgio.
Grazie al contributo di uno sponsor privato, a tutti i partecipanti è stata consegnata una coppa-ricordo e un voucher da consumare presso una nota catena di fast food. Inoltre ai giovani atleti, il Catania Ssd ha donato una t-shirt commemorativa con i colori della società.
Il progetto “La legalità entra in gioco” presentato dell’Anteas e della Cisl di Catania rientra nell’ambito delle attività di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica e della devianza giovanile, promosse dalla Prefettura di Catania coadiuvata dal Tribunale dei Minori, dall’autorità giudiziaria e da tutte le istituzioni pubbliche, dai sindacati e dalle associazioni di volontariato e dell’”Osservatorio Metropolitano di coordinamento e monitoraggio per la verifica dell’attuazione dell’Accordo sottoscritto tra pubbliche amministrazioni volto a prevenire la devianza giovanile nell’area metropolitana di Catania”.
L’iniziativa ha trovato il plauso dello stesso prefetto Librizzi: «Ringrazio la Cisl per aver realizzato quanto l’Osservatorio contro le devianze si proponeva, cioè di mettere in campo occasioni attrattive per i giovani, in cui da una parte si dessero opportunità di svolgere attività sportive e dall’altra si esprimessero i principi di legalità. E lo sport, con le sue regole da seguire su ogni campo, è una vera lezione di legalità»
«L’iniziativa testimonia la grande attenzione che la Cisl ha nei confronti dei quartieri più fragili della città – afferma Attanasio – per rappresentarne i bisogni e le potenzialità. Attraverso lo sport abbiamo voluto sensibilizzare non solo i giovani ma anche le famiglie e la comunità locale sui temi della legalità, del rispetto delle regole civiche, dei diritti della persona e della motivazione allo studio e ai percorsi educativi e formativi. Un ringraziamento va dato ai volontari dell’Anteas, alle parrocchie e alle associazioni del volontariato che hanno reso possibile tutto ciò. Ringraziamo anche tutte le istituzioni che hanno testimoniato con la loro presenza, l’azione della Cisl e dell’Anteas. Ringraziamo la dirigenza del Catania SSD per il loro contributo e per l’attenzione che pongono al contesto giovanile».
Per Anello, «nel “patto intergenerazionale” che la nostra associazione ha fatto, abbiamo voluto condividere con i giovani un’iniziativa in cui è prevalsa la logica del rispetto reciproco, dentro e fuori dal campo, della massima socializzazione e dell’inclusione sociale. Abbiamo avuto la conferma, e ne siamo consapevoli, dell’importanza che lo sport e il gioco hanno per i nostri giovani, nel diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, prendendo atto di errori e limiti, investendo in pazienza, impegno e sacrifici per poter raggiungere gli obiettivi voluti».
Anteas e Cisl Catania stanno già pensando a un altro appuntamento sociale e sportivo, attraverso un protocollo d’intesa con il Coni, per coinvolgere anche le scuole catanesi e i servizi sociali dei Comuni anche in altre discipline.
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