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Catania, “Seibutsu”, concerto “ritratto” di Angelo Sturiale alla ricerca di armonia e complessità

Al centro della scena il musicista, compositore e artista catanese Angelo Sturiale il quale proporrà la sua essenza multidisciplinare d'artista tra musica, arti visive, performance e poesia

Venerdì 19 maggio, alle ore 20.45, musica, danza e arte sono le protagoniste del decimo e ultimo appuntamento di Partiture, la rassegna di Zo Centro Culture Contemporanee di Catania dedicata ai linguaggi più innovativi e sperimentali della musica, tra elettronica, neoclassica e contemporanea, ideata da Sergio Zinna, direttore artistico del centro culturale catanese.

Al centro della scena il musicista, compositore e artista catanese Angelo Sturiale il quale proporrà la sua essenza multidisciplinare d’artista tra musica, arti visive, performance e poesia. Seibutsu sarà un concerto “ritratto”, tra performance musicali e coreografiche, arte visiva e poesia, musica acustica ed elettronica in cui in cui i confini tra partiture e grafismi, tra suoni e danza, immagini e versi, si esprimono dentro uno spazio scenico multifunzionale, palcoscenico ideale per un viaggio di esplorazione denso e intenso alla ricerca di armonia e complessità, bellezza e perdita di sé.

Sturiale (musiche, performance, piano) sarà affiancato da Dario D’Agata (voce recitante), Annamaria Pennisi (soprano), Salvo Disca (baritono), Giuliana Patti (coreografa e danzatrice). «Spesso le mie partiture prevedono una messa in scena anche gestuale-teatrale – ha dichiarato l’artista etneo in un’intervista a “L’Estroverso” -, quindi più che solo esecuzioni strumentali o vocali di composizioni in senso tradizionale, parlerei di vere e proprie performance, come nel caso per esempio di Mumonkan, per voce e percussioni, ispirata all’omonimo classico della letteratura giapponese Zen, o di Angelo Capovolto, che mi vedrà al piano preparato. Concluderà la serata la mia nuova opera di musica elettronica Horror Vacui, ispirata all’omonima installazione che in questa occasione sarà infatti visibile durante il concerto nello stesso spazio in cui avverrà anche una intensa performance, coreografata e interpretata da Giuliana Patti».

Durante le performance, infatti, saranno visibili due sue installazioni d’arte dello stesso Sturiale: «Il ciclo Horror Vacui, in scena finalmente nella sua versione originaria costituita da nove tele, concepite come coperchi di sarcofagi, ma ridefiniti nella loro funzione ed estetica – ha dichiarato Sturiale nella stessa intervista a “L’Estroverso” -. Fuori lo spazio scenico, ma ad esso attiguo, si potrà invece vedere la mia nuovissima installazione Prigioniera ispirata ad una mia personalissima e certamente conflittuale idea di Sicilia, quattro tavole di grande formato, opere omaggio/denuncia alla nostra isola, realizzate con tecniche e linguaggi inusuali rispetto a quelli utilizzati da me in passato».

Per il suo lato d’artista, Sturiale fino al 21 maggio espone negli spazi di Open a Catania, la mostra “ψυχή psiché o dell’anima farfalla”, selezione di 20 opere, alcune delle quali realizzate dall’artista negli ultimi anni tra Italia, Stati Uniti, Danimarca e Islanda. Testo critico di Rocco Giudice.

Angelo Sturiale è compositore, artista visivo, poeta. Il compositore austro-ungherese György Ligeti definì una sua composizione  “per grande orchestra e esoterica e stravagante” mentre il compositore e artista fiorentino Sylvano Bussotti ha definito le sue opere “Un’eruzione di musica vivente e di poemi”. Dopo le lauree in pianoforte e in lettere moderne, ha iniziato a viaggiare e risiedere in vari Paesi grazie al sostegno di fondazioni, istituzioni artistiche ed educative internazionali (Rockefeller Foundation, Unesco-Aschberg, Ministero degli Affari Esteri Italiano, Swedish Institute, Canon Foundation Japan, Pépinières Européennes, Zeitklang Austria, Bogliasco Foundation Usa). È stato compositore invitato e artista-in-residenza al Conservatorio Trinity Laban di Londra, al Conservatorio Superiore di Musica di Zaragoza, al Conservatorio de Las Rosas di Morelia (Messico), alla Tokyo National University of Fine Arts and Music (Giappone), ai Darmstadt Ferienkurse für Neue Musik (Germania), all’EMS Studios di Stoccolma, all’OMI Summer Residency di New York, al Bellagio International Village (Italia), e al Wellington College Tianjin (Cina). È stato visiting professor in teoria e composizione musicale al TEC di Monterrey (Messico). Sue opere sono state premiate in concorsi in Austria, Svezia, Stati Uniti, Canada.

Nel 2011 ha fondato il Seibutsu Art&Music Studio, atelier di creazione e promozione della sua opera grafica e musicale. È autore di un libro di tecnica pianistica (Ergonomic piano exercises, Dinsic, Spagna, 2017) e di tre libri di prosa poetica: Tempeste di te (Algra editore, 2013), Catalogo d’amore (Edizioni Le Farfalle, 2016), Finestra (Algra editore, 2022).


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