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Scuola Superiore Unict, accordo di collaborazione con l’École Pratique des Hautes Études

Si arricchisce il partenariato internazionale della scuola di eccellenza dell’Ateneo catanese, in programma scambi di studenti e docenti e la partecipazione congiunta a programmi di ricerca

La Scuola Superiore dell’Università di Catania guarda con decisione alla Francia, per arricchire le proprie attività di internazionalizzazione. Dopo l’accordo dello scorso anno con la prestigiosa École normale supérieure di Parigi, adesso è stata firmata una convenzione di collaborazione con l’École Pratique des Hautes Études, istituzione scientifica fondata nel 1868, ospitata in varie università, istituti e centri di ricerca dislocati a Parigi, Montpellier, Bordeaux, Marsiglia, Lione, Grenoble e Digione. La scuola è inserita nel sistema francese di insegnamento superiore e la sua missione è quella di formare alla pratica della ricerca fondamentale ed applicata in scienze della vita e della terra, in scienze storiche e filologiche e in scienze religiose.

L’accordo quinquennale sottoscritto dal rettore Francesco Priolo e dal presidente Jean-Michel Verdier, permetterà lo scambio reciproco di studenti, ricercatori e docenti tra le due istituzioni, l’organizzazione congiunta di seminari e conferenze e la realizzazione di progetti di ricerca in comune. Previste altre attività didattiche come la co-tutela di dottorati e la partecipazione a programmi europei multilaterali.

Fra le prime iniziative ci sarà una ‘summer schol’ sul tema “Memoria e Società”, per i primi giorni di settembre, con docenti italiani e francesi, che avrà sede a Villa San Saverio. Soddisfatto il presidente della Ssc Daniele Malfitana: «Si intensificano sempre più i rapporti tra Scuola Superiore di Catania e il sistema della formazione d’eccellenza francese. L’obiettivo di questo nuovo accordo con l’Ephe, è quello di allargare ancora di più le possibilità di specializzazione e, soprattutto, di mobilità all’estero per le nostre allieve ed allievi. Le interazioni con i colleghi dell’Ephe serviranno anche a rafforzare la convinzione nei nostri giovani che è il momento di anticipare sempre più il loro ingresso nel mondo della ricerca, specie per chi si appresta a chiudere il percorso di laurea magistrale. Alcune iniziative in cantiere partiranno già la prossima estate e, questo, è il segnale che l’interesse delle due istituzioni è reale e concreto».


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