«Università e aziende stanno costruendo giorno dopo giorno una Silicon Valley siciliana nel territorio catanese: per i giovani dell’Isola questa è una straordinaria opportunità perché potranno trovare lavoro qualificato senza dover andare lontano e il nostro territorio potrà attrarre cervelli anche da fuori. Unict è pronta a formarli in maniera adeguata, raccogliendo le richieste delle imprese». Per il rettore Francesco Priolo, che questa mattina ha aperto i lavori della conferenza “Catania Microelettronica”, nell’aula magna del Polo tecnologico d’Ateneo, «il momento che stiamo vivendo si sta dimostrando favorevolissimo all’insediamento di nuove realtà imprenditoriali che operano nel campo delle alte tecnologie e delle tecnologie sostenibili, dando vita ad un sistema letteralmente ‘assetato di competenze’».
«E’ davvero così – ha assicurato il direttore del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica, Giovanni Muscato, che ha organizzato l’incontro insieme con l’Associazione italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni -. Ogni giorno siamo incalzati da nuove aziende che cercano neolaureati da assumere, sembra incredibile ma anche le statistiche di Alma Laurea ci dicono che per i nostri iscritti il mondo del lavoro adesso è qui. A loro offriamo nove corsi di laurea che coprono tutti gli ambiti dell’ingegneria industriale e dell’informazione, dottorati nel settore tecnologico e un master in Power electronics realizzato in collaborazione con STMicroelectronics».
Alla conferenza, organizzata in collaborazione con i corsi di laurea triennale del Dieei in Ingegneria elettronica e magistrale in Electronic Engineering, sono venuti ad offrire la loro testimonianza numerosi attori del settore dei semiconduttori presenti a Catania come 3SUN (rappresentata da Cosimo Gerardi), Advantest (Alessandro Landenna), AnalogDevices (Giuseppe Patti), CNR-IMM (Corrado Spinella), NXP (Mario Chiricosta), STMicroelectronics (Giuseppe Arena), Technoprobe (Massimo Mastrocola), che hanno focalizzato le innovazioni attuali e il quadro degli investimenti e delle prospettive di sviluppo future che verosimilmente richiederanno diverse migliaia di assunzioni tra tecnici specializzati, laureati triennali, laureati magistrali e dottorati nei prossimi anni.
«Dobbiamo essere in grado di mostrare ai giovani il livello di innovazione presente nel territorio catanese», ha sottolineato il presidente di Aeit sezione di Catania Agostino Galluzzo. «I fatti ci dicono che c’è un grande bisogno di talenti – ha osservato il presidente del cdl in Electronic Engineering Salvatore Pennisi -, ma va curata tutta la filiera dell’istruzione anche per contrastare fattori negativi come il calo demografico e la ‘fuga di cervelli’». «Occorre rafforzare la sinergia con le scuole – ha suggerito infine il presidente del cdl in Ingegneria elettronica Bruno Andò -, in maniera da assicurare il possesso delle competenze di base che servono per il percorso universitario e iniziative di orientamento e informazione».
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