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Catania, incontro-seminari su come difendersi da truffe e raggiri

Diffidare degli sconosciuti, chiedere aiuto alle forze dell'ordine, appoggiarsi alla "rete solidale" di familiari e amici

Dalle sempre più diffuse truffe che corrono sul web allo “smishing” con i cellulari, dai falsi ispettori di Inps/Enel/Inail/Asp alle telefonate per il trading on line, dal sedicente amico del parente in difficoltà al raggiro dello “specchietto”. Sono tanti i modi messi in pratica dagli imbroglioni ai danni degli anziani, dai più tradizionali a quelli dell’era digitale. Per difendersi occorre diffidare sempre degli sconosciuti, nel dubbio rivolgersi alle forze dell’ordine, e appoggiarsi alla “rete solidale” di familiari e amici per avere informazioni e sostegno.

Sono i temi affrontati nel corso dell’incontro “Come difendersi da truffe e raggiri”, organizzato dalla Fnp Pensionati Cisl e dalla Cisl di Catania, con la collaborazione della Questura etnea, svoltosi oggi al Seminario Arcivescovile di Catania. L’incontro – introdotto da Giacomo Giuliano, segretario generale della Fnp Cisl Catania e da Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea – ha avuto come relatori due funzionari della Polizia di Stato: il vice questore Gabriele Piazza del Centro per la sicurezza cibernetica, e il vice questore aggiunto Grazia Pennisi della Questura di Catania.

Il vice questore Piazza ha parlato del fenomeno del sempre più diffuso delle truffe “on line” che colpisce in particolar modo gli anziani, come ad esempio lo “smishing”, l’invio di sms che mimano istituti di credito o di previdenza per carpire dati e credenziali, di come difendersi dalle telefonate indesiderate che inducono a incaute operazioni finanziarie on line, o come difendersi dalle estorsioni a sfondo sessuale portate attraverso i social network. Per ogni dubbio, è bene rivolgersi al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni di via Beato Bernardo n.5, telefono 095 3520411, dove si troverà sempre un operatore in grado di dare adeguato supporto.

Il vice questore aggiunto Parisi ha passato in rassegna le truffe tradizionali: di chi avvicina per strada le potenziali vittime e millanta di conoscere parenti o propone improbabili affari; o di chi si finge emissario di enti, banche, associazioni benefiche, istituti previdenziali, società telefoniche o elettriche o usa qualsiasi stratagemma, per entrare in casa e rubare. Oltre a diffidare di chi non si conosce, è utile chiamare il NUE 112 (Numero unico per le emergenze) per chiedere aiuto o informarsi sempre presso amici o parenti sulle persone che ci avvicinano.

«Ringraziamo il questore di Catania per la sensibilità mostrata – afferma Giuliano – e per i funzionari della Polizia di Stato che ci ha messo a disposizione. Già da tempo, insieme alla Cisl abbiamo intrapreso un percorso di sostegno alle persone anziane e fragili che spesso sono facile preda di veri e propri delinquenti che li derubano dei propri averi oltre che della dignità. L’incontro di oggi fa parte di un articolato percorso formativo/informativo e di sostegno alla persona, promosso dalla Fnp per fornire vari strumenti di comunicazione e difesa contro le innumerevoli truffe».

«A Catania – ha sottolineato Attanasio – in questi ultimi anni segnati dalla pandemia e da un utilizzo maggiore di smartphone e pc, sono stati migliaia i tentativi di truffa ai danni di anziani. Molte hanno preso di mira pensionati e persone ignare delle mille trappole che circolano in rete o che sono state artatamente camuffate come comunicazioni di enti come Poste e banche. Ringraziamo le forze dell’ordine che quotidianamente combattono tali fenomeni delinquenziali arrestando truffatori senza scrupoli che rubano beni e dignità a tante persone. Li ringraziamo anche per l’impegno e disponibilità dimostrata nei confronti delle persone anziane, di lavoratrici e lavoratori e di tanti giovani che utilizzano le reti».


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