“L’Ast ormai è nel caos più totale, annullano da un momento all’altro le corse, creando disagi a lavoratori e studenti. In questo modo non si garantisce più il fondamentale diritto alla mobilità del cittadino. Questa situazione non è più sostenibile ed il governo Schifani, silente sul punto, è complice”. Lo ha affermato oggi nel corso di un Flash Mob organizzato a Pedara, dal Circolo cittadino del PD, Anthony Barbagallo segretario regionale del Pd.
Barbagallo chiede infatti che il governo vada a riferire in aula e in commissione sulla vicenda per dire chiaramente quali sono le sue reali intenzioni sul destino di questa partecipata.
“Stamattina si è levato il grido di rabbia di coloro che a causa dei ritardi o delle corse cancellate hanno perso il lavoro; di turisti che hanno perso aereo e coincidenze e di studenti che non riescono a rientrare da scuola. Valuteremo altresì se ci sono le condizioni per un esposto per l’interruzione di pubblico servizio. Una vergogna”.
Sulla critica situazione dell’Ast,- che vede annullate quasi quotidianamente delle corse a Pedara – è intervenuto, anche il Sindaco di Pedara Alfio Cristaudo, che da mesi invia lettere e PEC all’AST:
“Una situazione sempre più insostenibile, specialmente nelle ultime settimane. Un malcontento crescente da parte dei pendolari che trovano consistenti difficoltà nel raggiungere i luoghi di lavoro, studio e sopperire a tutte le esigenze di spostamento. I disservizi dell’Ast incombono nell’hinterland etneo, rendendo difficile la percorrenza delle tratte autobus da e per Catania, con corse che saltano e non passano. Una crisi da cui è necessario uscire, poiché il trasporto pubblico è una priorità e non un quesito senza risposta”.
Durante il Flash Mob a Pedara – a cui ha partecipato anche la segretaria provinciale Pd, Maria Grazia Leone, si è anche fatto rilevare che i disservizi dell’Ast (Azienda Siciliana Trasporti) non costituiscono una novità. Vi sono state costanti lamentele da parte dei pendolari. Ma da circa un mese la situazione si è aggravata evidenziando il reato di interruzione di pubblico servizio, nonché la negazione del diritto alla mobilità dei/le cittadini/e. “Il servizio pubblico dovrebbe garantire coloro che per andare a scuola o a lavoro scelgono di utilizzare i mezzi pubblici e soprattutto coloro, fra questi, che si avvalgono dei mezzi pubblici perché non possono permettersi soluzioni alternative. L’AST copre le cosiddette “tratte sociali” a cui nessun altro operatore privato è interessato o sarebbe mai interessato, che senza l’AST rimarrebbero scoperte. Questa partecipata non può essere abbandonata al suo destino, la politica usi parole chiare, il governo vuole salvare l’AST? Vuole tutelare dipendenti e cittadini o ha altri obiettivi? Chiaro è che senza mezzi, con un parco auto ridotto all’osso e senza una direzione chiara, la situazione non potrà che peggiorare. Il Governo Schifani deve intervenire” conclude Leone.
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