“La decisione del gip di Catania di sospendermi dall’assunzione di pubblici uffici, ancorché io non ne rivesta e, quindi, nella eventualità che ciò possa accadere nel futuro, è coerente con le valutazioni che lo stesso giudice ha compiuto, sul medesimo capo d’imputazione che mi riguarda, pochi giorni addietro con riferimento alla posizione di altri indagati. In questo senso, per chi svolge la professione di avvocato penalista, la decisione non è inattesa”. Lo dice l’ex assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che aggiunge: “Lo stesso gip, peraltro, pur rimarcando il proprio convincimento, evidenzia che si è di fronte ad una valutazione che assume rilevanza sulla sussistenza dell’ipotesi di reato contestata ‘almeno in termini di gravità indiziaria’ e, quindi, resta intatta la possibilità di ulteriormente chiarire ogni aspetto nel prosieguo: a tal fine, nei termini di legge presenterò l’appello al Tribunale delle libertà”.
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