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Giarre, martedì l’intitolazione in memoria del partigiano deportato Antonino Garufi

Arruolato come carabiniere ausiliario nella Legione Palermo prima, e Milano successivamente, dopo l’armistizio aderì alla Resistenza tra i partigiani nella Carnia e nel Friuli orientale e nord orientale nella Brigata Osoppo

Martedì 25 aprile 2023, alle ore 09.00,  si svolgerà la cerimonia di intitolazione della prima traversa lato Ovest di via Michele Federico Sciacca (vedi planimetria allegata) al partigiano giarrese deportato in Germania Antonino Garufi.

La denominazione di tale via, deliberata dalla Giunta Comunale con atto n. 67 del 29/07/2022, assumerà la seguente dicitura: “Via Antonino Garufi”

Saranno presenti il Sindaco di Giarre Leonardo Cantarella, l’Assessore alla Toponomastica e Cultura Tania Spitaleri che ha proposto l’intitolazione della strada, la Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Barbagallo, i consiglieri Comunali, un delegato dell’ANPI sez. Catania, una rappresentanza della Società di Storia Patria e Cultura e dei club service di Giarre, altre autorità Civili, Militari e Religiose.

Antonino Garufi (Giarre 13/10/1918-Catania 22/12/1997), arruolato come carabiniere ausiliario nella Legione Palermo prima, e Milano successivamente, dopo l’armistizio aderì alla Resistenza tra i partigiani nella Carnia e nel Friuli orientale e nord orientale nella Brigata Osoppo.

Fu imprigionato dai nazifascisti a Faedis, durante la controffensiva tedesca che alla fine di settembre e all’inizio di novembre del 1944 portò alla fine delle “Zone libere”. Fu deportato, prime nel famigerato lager di Dachau, poi, a Buchenwald. La Liberazione avvenne due giorni prima dell’arrivo dell’esercito statunitense, l’11 aprile 1945. Infatti, un comitato clandestino antifascista internazionale organizzò l’insurrezione, catturando 220 aguzzini delle SS, tenendo il campo, ormai liberato, per due giorni.

L’esperienza dei lager è stata descritta minutamente nel suo libro “Diario di un deportato. Da Dachau a Buchenwald comando Ohrdruf”(1990)


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