“Ancora una volta il quartiere di Librino è stato destinatario di un’operazione culturale di particolare rilievo con la realizzazione della Porta delle Farfalle del Maestro Antonio Presti. L’opera che ha visto il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie costituisce un esempio significativo di cittadinanza attiva”. Così il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi commenta l’impegno del mecenate siciliano, che ancora una volta nel quartiere periferico del capoluogo etneo lascerà un imprinting nel segno della Bellezza e del rinnovamento.
Domani, venerdì 14 aprile alle ore 9.30 in programma la “Giornata della Creatività”, in occasione dell’inaugurazione della più grande opera monumentale al mondo di land-art: “La Porta delle Farfalle”, realizzata grazie al coinvolgimento di oltre 20mila persone, tra bambini e mamme, scuole e associazioni di Librino, artisti – Antonio Rizzo, Claudia Cosentino, Dario Felice, Ignazio Cicciarella, Alberto Criscione, Gaetano Di Gregorio, Gloria Di Modica, Tamara Marino, Pierluigi Portale, Antonio Maria Privitera, Lara Riguccio, Vittoria Spoto, Giovanni Robustelli, Stefania Vasquez, Marilù Viviano – e studenti dei Licei artistici siciliani (Emilio Greco e I.O. Musco di Catania, Renato Guttuso di Giarre, Liceo Artistico di Noto, F. Juvara di S. Cataldo, I.I.S.S. T. Fazzelo di Sciacca, Rapisardi di Paternò, R. Raffaele Libertini di Grammichele, Galileo Ferraris di Ragusa, Liceo artistico regionale di Bagheria, E. Basile di Messina, E. Catalano di Palermo, Diego Bianca Amato di Cefalù, R. Ciro Michel Esposito di S. Stefano, Bonaventura Secusio di Caltagirone).
Simbolo della metamorfosi di uno spazio che rinasce nel nome dell’Etica, ritrovando la propria anima e parlando al mondo intero attraverso l’Arte, il bassorilievo realizzato con 100mila formelle in terracotta, ha trasformato il cavalcavia che taglia in due quartiere in una galleria di arte contemporanea. Oltre un chilometro di muro che racconta la trasformazione, la speranza, il coraggio, la bellezza e la meraviglia, attraverso l’impegno di chi ha partecipato alla realizzazione di un’azione collettiva che segna un percorso spirituale di rinnovamento. Le “farfalle” della Porta ideata e voluta da Antonio Presti racchiudono la voglia di volare in alto, di liberarsi da stereotipi ed etichette, di ritrovare quell’orgoglio che spinge al cambiamento. «L’opera si muove nel solco tracciato dall’Amministrazione di incentivare e sostenere progetti di rigenerazione urbana che possano valorizzare il contesto sociale e ambientale – commenta il Commissario Straordinario del Comune di Catania Piero Mattei – Il progetto di Presti è un dono della Fondazione Fiumara D’Arte al quartiere di Librino, e quindi senza oneri economici per il Comune: è un atto dovuto ringraziare il mecenate a nome della città».
Sulla Porta campeggia uno striscione che racchiude un proverbio siciliano: “U rispettu è misuratu, cu lu porta l’avi purtatu”: «L’Opera, così come la Porta della Bellezza, è amata, rispettata e custodita da tutti – dichiara Antonio Presti – diventando agenzia educativa per la comunità. In questo “non luogo” della contemporaneità dove manca l’identità di tutto, si afferma un’opera che ha un valore epico, etico ed estetico condiviso dai cittadini. Sono stati tre anni di durissimo lavoro, ripagati dalla gioia e dai sorrisi delle famiglie, che attendono il giorno dell’inaugurazione per ritrovare quel raggio di luce pronto a illuminare le loro strade».
Grazie al sostegno del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo sono stati realizzati i laboratori didattici, attraverso i quali gli studenti hanno approfondito lo studio teorico e la scelta dei valori della vita, avendo così la consapevolezza di diventare guerrieri di luce, e successivamente la pratica della lavorazione dell’argilla. Gruppi di tutor ed esperti hanno formato gli studenti a creare dei manufatti di terracotta con i quali hanno potuto rappresentare i loro pensieri e il senso del lavoro teorico svolto. «Da parte nostra condividiamo la gioia di chi, con tenacia e visione, ha portato a termine la “Porta delle Farfalle” – sottolinea Giovanna Paladino, Capo della Segreteria tecnica di Presidenza ISP e responsabile gestione Fondo Beneficenza – Un’opera che merita di essere definita monumentale, frutto dell’impegno della collettività e simbolo di riscatto sociale di tutte le periferie, non solo quella di Librino».
«Un ringraziamento particolare va anche ad Alfredo Vaccalluzzo – conclude Presti – l’artista che fa diventare il fuoco “scrittura di luce”. Così come 15 anni fa è stato presente all’inaugurazione della Porta della Bellezza, ancora oggi Vaccalluzzo sarà presente con un bellissimo regalo per il quartiere di Librino: la visione del fuoco che diventa opera».
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