Le ricerche sugli effetti positivi della risata e del sorriso hanno dato vita alla cosiddetta “terapia del sorriso”, una tecnica di sostegno praticata sia in strutture ospedaliere che in case di riposo, case famiglia, centri diurni, strutture educative, allo scopo di alleviare sofferenza e migliorare la qualità di salute del bambino, dell’individuo e della comunità. Un progetto mutuato anche dal Liceo delle Scienze Umane di Riposto, con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla terapia del sorriso, facendo conoscere loro la figura del clown in tutti i suoi aspetti (dal circense all’artista di strada, dal prestigiatore al clown musicista, fino ad arrivare all’importante figura del clown-dottore).
Tra gli obiettivi del progetto che ha coinvolto due distinti gruppi di studenti del liceo ripostese e che è stato condiviso con l’amministrazione Caragliano che ne ha concesso il patrocinio, quello di accrescere la cultura del pensiero positivo e della terapia del sorriso fornendo conoscenze sul valore universale, comunicativo e terapeutico della figura del clown. Il progetto di potenziamento nasce comunque dalla vocazione del Liceo delle Scienze Umane di Riposto, proiettato verso la solidarietà e l’impegno concreto nella comunità.
“La terapia del sorriso – rimarca l’assessore alle Politiche sociali, Paola Emanuele – assume una valenza di supporto all’impegno sociale verso quelle categorie- i bambini, gli anziani, i malati – che più delle altre richiedono un’attenzione particolare e si propone di formare i ragazzi attraverso interventi strutturati e sistematici che passano per la conoscenza di sé e la proiezione mirata verso l’altro”.
Il corso di potenziamento è, difatti, diventato il punto di forza del Liceo delle Scienze Umane “Amari”, facendo registrare una partecipazione superiore alle aspettative. Le attività si sono svolte all’interno dell’asilo comunale di via Pio La Torre. Referente del progetto è la prof. Sara Biasi che, insieme alla psicologa Santa Sicali, sta portando avanti iniziative di notevole spessore.
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