Con sentenza del 22.03.2023, il Tribunale di Catania, in funzione di Giudice di II grado, ha accolto l’appello del Comune di Riposto, presentato dal proprio legale, avv. Seviluca Scrofani dello Studio Legal Lab di Catania, riformando la sentenza di primo grado emessa dal Giudice di Pace di Giarre, che aveva condannato l’Ente Locale a risarcire, per le lesioni subite, una delle avventrici coinvolte nel rovinoso crollo della piattaforma in legno, avvenuto durante la festa inaugurale del Solarium denominato White Sensation.
Questi i fatti.
Il Comune di Riposto, per la stagione estiva 2023, aveva affidato in concessione la realizzazione e la gestione di un solarium sulla scogliera di Torre Archirafi, alla “QS Italia e partner soc. coop.”, che, a sua volta, lo ha affidato in sub-concessione all’Associazione “Roca de Mar”.
Il 23 giugno 2013, prima ancora di procedere al collaudo e, senza le necessarie autorizzazioni, i gestori decidevano di organizzare la festa inaugurale della stagione.
Proprio durante l’inaugurazione del “White Sensation”, il pavimento della piattaforma in legno non ha retto alle sollecitazioni, crollando rovinosamente, facendo precipitare sulla scogliera sottostante alcuni degli avventori, i quali, solo per mera fortuna, hanno riportato lesioni non gravissime.
In primo grado, l’Organo decidente ha ravvisato in capo al Comune una responsabilità oggettiva, condannando l’Ente, in solido coi concessionari – che, però, nelle more si erano resi irreperibili – al pagamento del risarcimento ad una giovane donna, che li aveva citati in giudizio, per il ristoro delle lesioni fisiche subite a seguito del sinistro.
Il Comune di Riposto, assistito dall’avv. Seviluca Scrofani, uno dei legali di fiducia dell’Ente, ha proposto appello avverso la sentenza di condanna, ottenendo il rigetto della condanna, con l’integrale accoglimento delle proprie difese.
In particolare, il Tribunale, ribaltando l’orientamento assunto dal giudice di prime cure, ha accolto il principio di diritto proposto dall’avv.Scrofani, secondo il quale “non sussiste in capo all’ente demaniale – ovvero il Comune – nessun onere di custodia né il conseguente dovere di vigilanza, per il sol fatto che il bene è destinato all’uso pubblico, gravando semmai tali oneri sul gestore dello stabilimento balneare, in forza del principio della disponibilità della res oggetto di custodia”.
Secondo il legale, “la sentenza di appello ha un’importanza che va ben oltre i fatti di causa, poiché elimina il rischio di un pericoloso precedente per il Comune di Riposto, che avrebbe determinato un “provvedimento pilota”, nel quale si stabiliva una forma di responsabilità oggettiva per qualsiasi bene demaniale offerto in concessione ai privati”.
Profonda soddisfazione ha espresso, il sindaco di Riposto, dott. Enzo Caragliano, che in questi anni ha sempre sostenuto la correttezza degli affidamenti di beni demaniali concessi a terzi nonché dell’assoluta mancanza di responsabilità del Comune di Riposto per il drammatico incidente del 23 giugno 2013, avvenuto a poche settimane dal suo insediamento alla guida dell’Amministrazione.
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