“Una cosa va assolutamente chiarita: che colpa hanno i commercianti e i ristoratori del centro storico delle ultime risse, e degli altri episodi negativi, che hanno riguardato piazza Scammacca e via Pulvirenti? Perché vanno bene le dichiarazioni d’intenti, vanno bene le conferenze dei servizi ma se poi tutto si focalizza sul ripristino dell’area pedonale in via Sangiuliano, nel tratto ricompreso fra via Manzoni e via Ventimiglia, e non si vedono pattuglie di polizia, carabinieri e guardia di finanza nelle strade della Movida Etnea, si rischia solo di danneggiare tantissimi imprenditori”.
A Parlare è il Presidente Provinciale Catania di “Mio Italia” Roberto Tudisco che continua:
“Lo scorso dicembre per ben quattro sabati consecutivi si è adottato un provvedimento che non ha portato a nessun risultato se non quello di esasperare i ristoratori della zona. Il tratto di via Sangiuliano che si vuole pedonalizzare è ben lontano da piazza Scammacca dove si sono svolte le risse: non c’è nessun tipo di attinenza tra i due luoghi soprattutto se la vediamo da un punto di vista legato alla viabilità. In via Sangiuliano non si sono mai verificati atti criminali di una certa rilevanza; solo problemi legati al traffico con macchine in doppia e tripla fila a partire dalle 23 e fino alle 2 del mattino del giorno successivo. Che utilità, allora, potrebbe avere questo provvedimento? Basterebbero un paio di pattuglie per garantire l’ordine in questa parte del capoluogo etneo”.
“In una città come Catania, che strutturalmente è senza parcheggi, per garantire la pubblica sicurezza si chiude un tratto vitale della centralissima via Sangiuliano. La conseguenza inevitabile è che la gente diserterebbe i nostri locali perché, piuttosto che essere costretta a lunghi giri per trovare un posteggio libero, si sposterebbe in altri luoghi della provincia con grossi danni anche per le casse di Palazzo degli Elefanti. Così non si fa altro che allontanare la gente perbene e le famiglie mentre le baby gang continueranno a scorrazzare per il centro.”
Non solo, questo provvedimento già in passato ha reso una grande porzione del centro storico cittadino praticamente inaccessibile e irraggiungibile senza considerare che sono stati eliminati circa 120 stalli a pagamento con ulteriore danno per le casse comunali.
“Noi non ci stiamo– continua Tudisco- che male hanno fatto i commercianti del centro storico per vedersi addossate colpe che non hanno? Con l’arrivo dei mesi estivi queste bande di giovinastri si sposteranno nei vicini paesi costieri: se scoppiano risse anche lì verranno presi gli stessi provvedimenti del centro storico catanese? Noi crediamo proprio di no”.
Già nei prossimi giorni il consiglio direttivo e gli associati di “Mio Italia” della sezione di Catania sensibilizzeranno l’attuale Senato Cittadino affinchè si faccia portavoce delle loro legittime richieste.
“Non solo-conclude Tudisco– incontreremo tutti i vari candidati a Sindaco di Catania, in vista delle elezioni del prossimo 28-29 maggio, per chiede loro di adoperarsi contro una decisione che segna la cara morte del commercio nel cuore della città”.
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