La musica di andata e ritorno è quella che, sviluppatasi in un certo luogo, in una qualsiasi cultura, e avente funzioni non solo estetiche, per una serie di ragioni emigra altrove. In questi nuovi luoghi l’emigrante ne conserva i valori, i significati, i simboli, i testi, le melodie e, per opera di artisti di discendenza che la ripropongono, questa musica ha la possibilità di ritornare al paese di origine.
L’appuntamento con Meltin’folk 2023 è venerdì 24 marzo alle ore 21:00 con il concerto “A ‘sta frinesta” con Federica Greco & Paolo Presta, presso il Centro Universitario Teatrale – CUT Unict (Catania, in piazza Università n.13).
Il duo calabrese è attivo dal 2018 e nasce all’interno delle mura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. “A ‘sta frinesta”, il loro primo album, indica una finestra aperta sulla tradizione musicale calabrese, una selezione di canti raccolti da vari ricercatori in diverse aree della regione che Greco e Presta hanno riarrangiato secondo una loro idea musicale.
Sabato 24 marzo alle ore 21:00 in programma il concerto “Musica lievemente tradizionale” del Quartetto Areasud, sempre presso il Centro Universitario Teatrale CUT Unict. Ad un ricco repertorio di tarantelle, in cui zampogna e friscalettu sono protagonisti assoluti, affiancherà canti rituali, favole e serenate che raccontano, con il suono e la lingua nativa, un pezzo di storia dei musicisti stessi, della gente comune e di chi c’è stato ancor prima di loro.
Ogni concerto sarà preceduto, alle ore 20:00, da un incontro in cui i musicisti parleranno del loro percorso di ricerca musicale e degli strumenti della musica tradizionale che utilizzano. In dialogo con loro, il musicista e ricercatore Roberto Catalano, direttore artistico della manifestazione.
Infine, martedì 28 marzo alle ore 21:00 presso ZO Centro culture contemporanee (piazzale R. Chinnici n.6) avrà luogo il concerto “Vida (The wild still blows) con i Shamal Re-wind.
Shamal re-wind, progetto musicale ideato e diretto da Enzo Rao e rappresentativo della world music, prende spunto da un suo antico progetto chiamato appunto Shamal, ovvero vento del deserto, un vento simbolico portatore di suoni e stimoli culturali da terre diverse, che non smette mai di soffiare.
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito grazie alla collaborazione e al patrocinio di enti pubblici e privati, che consente agli organizzatori di offrire un’occasione di rinascita musicale primaverile e favorire la partecipazione degli appassionati e coinvolgere gli studenti universitari, tramite la collocazione di due giornate all’interno del Centro Universitario Teatrale di Catania.
Il Festival, che vede la direzione artistica dello studioso e musicista catanese Roberto Catalano, è organizzato dalle associazioni AreaSud e Darshan, i cui programmi artistici sono ricchi di iniziative durante tutto l’anno e spaziano in vari generi musicali dalla musica tradizionale a quella classica, anche grazie al sostegno di istituzioni pubbliche a livello locale e nazionale.
La XIX edizione della kermesse sarà un viaggio tra dinamiche, passate e presenti, situazioni, necessità, controversie, che l’interesse e l’amore per la musica ha esercitato e continua ad esercitare, sia essa in versione domestica che internazionale.
Meltin’folk è inserito nella rete di festival siciliani aderenti a Italiafestival, la più importante associazione di festival italiani.
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