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Al Monk si parla di cinema e jazz con Nello Calabrò. Iscrizioni entro il 15 giugno per il 1° Monk Film Festival che si terrà in estate

Mercoledì 15 marzo il jazz club catanese ospita il regista messinese per un viaggio attraverso il cinema e il suo rapporto con il mondo della musica jazz

E’ sempre più stretto il rapporto fra musica e cinema all’interno delle attività del Monk Jazz Club di Catania. E protagonista dell’incontro del Mercoledì, nel club di via Scuto 19, in calendario il 15 marzo, alle 21, è il regista e drammaturgo messinese Nello Calabrò. Un piccolo e personale viaggio attraverso il cinema e il suo rapporto con il mondo della musica jazz. Un percorso che a partire dalle figure di Louis Armstrong, Duke Ellington, Count Basie e vari “bonus” si snoda tra fiction, documentario, animazione e serie tv. Regista di cortometraggi di fiction e documentari, Calabrò collabora con la Compagnia Zappalà Danza di Catania come autore dei testi e co/drammaturgo e regista dei video presenti negli spettacoli. Ha tenuto lezioni di storia del cinema alle Università di Catania, Cosenza, Reggio Calabria. Organizza a Roccalumera il festival nazionale del cortometraggio Jonio in Corto. L’ingresso, senza obbligo di prenotazione, è riservato ai soci in regola con il pagamento della quota sociale annua di € 15.

Calabrò sarà anche uno dei membri della giuria della prima edizione del Monk Film Festival – La musica da guardare che si terrà l’8 luglio prossimo a Santa Venerina all’interno della rassegna estiva organizzata dal jazz club catanese presso la Tenuta San Michele del paese etneo. Il festival, dedicato al rapporto tra musica e immagini, organizzato dall’associazione culturale Algos che gestisce le attività del Monk, è rivolto ai cineasti di tutto il mondo che vogliono creare immagini su musiche preesistenti. «Per la prima volta non avremo la musica al servizio delle immagini ma le immagini al servizio della musica – commenta il contrabbassista Nello Toscano, fra i soci del Monk –. La fruizione della musica è cambiata e questo vale anche per il jazz, su YouTube i brani accompagnati dalle immagini sono più ascoltati degli altri. L’unione delle due emozioni, quella visiva e quella uditiva, è il nuovo linguaggio della musica».

Tutti i partecipanti sono tenuti a compilare un modulo di registrazione disponibile sulla piattaforma online Film-freeway (https://filmfreeway.com/Monkjazzfestivalcatania). Un link alla piattaforma è presente sulla home del sito del Monk www.monkjazzclub.it. Le iscrizioni chiudono il 15 giugno 2023.

I cineasti iscritti dovranno “comporre” le immagini per accompagnare uno dei 10 brani musicali proposti dal festival (“Gwen” dell’Amato Jazz Trio, “Joyful” di Dino Rubino, “La scalata” di Nello Toscano, “Behind” di Rino Cirinnà, “Winter” di Giuseppe Finocchiaro, “Tuning Song” di Alessandro Presti, “Malaspina” di Raffaele Casarano, “This One is for you” di Giuseppe Mirabella, “Up” di Daniela Spalletta, e “Trilly” di Daniele Di Bonvantura), brani scaricabili dal link https://drive.google.com/drive/folders/1Ps7pRzA90Syu_7ZIGKog2f2GRW-ibL0z?usp=share_link.

Ogni partecipante può partecipare inviando un massimo di 2 filmati con composizioni musicali diverse. Il filmato potrà superare di non più di 1 minuto il brano prescelto (crediti inclusi); le opere possono includere immagini di repertorio nel montaggio finale per una durata massima di 1 minuto; la musica non può essere utilizzata come sottofondo ad alcun dialogo udibile; non è possibile inserire pause mute, suoni aggiuntivi o rumori bianchi al brano selezionato.

L’iscrizione al festival è gratuita. Il vincitore della 1° edizione del Monk Film Festival sarà decretato da una giuria composta da esperti del settore e riceverà un premio in denaro di € 1.000. Inoltre, una targa del Premio del Pubblico sarà assegnata al favorito del pubblico. L’elenco dei film selezionati sarà pubblicato prima dell’inizio dell’evento e sarà disponibile sul sito del Monk https://www.monkjazzclub.it. La comunicazione agli autori delle opere selezionate avverrà entro entro il 22 giugno via e-mail. L’opera non sarà restituita ed entrerà a far parte dell’archivio del festival.


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