Operazione antidroga a Messina. La polizia di Stato ha eseguito 15 misure cautelari. Nella notte più di 100 agenti sono stati impegnati nell’esecuzione degli 11 arresti in carcere e 4 ai domiciliari.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, si sono avvalse delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha riferito dei rapporti per l’acquisto di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti dalla Calabria – in particolar modo cocaina – destinati a Messina.
Nel dettaglio, cinque persone arrestate sono ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, mentre le restanti 11 di spaccio. Un vasto traffico di stupefacenti che poteva contare su due diversi canali di rifornimento dalla Calabria e su un terzo da Catania.
Le intercettazioni telefoniche, ambientali, la visione delle immagini delle telecamere di osservazione, i tantissimi servizi sul territorio hanno fatto emergere la febbrile attività nei rioni messinesi di Santa Lucia sopra Contesse e Camaro, in un imponente traffico di cocaina, marijuana, skunk.
I capi erano tre messinesi di età compresa tra i 40 ed i 51 anni mentre un quarantaduenne messinese aveva il ruolo di stabile distributore dello stupefacente sul mercato e di intermediario per gli acquisti effettuati da fornitori catanesi, e un uomo di 55 anni era il pusher. Il volume d’affari era notevole, con proventi in un caso superiori agli 80 mila euro.
Nel corso delle successive perquisizioni delle abitazioni di uno degli arrestati, sono state, rinvenute ulteriori cospicue somme di denaro, per un totale di oltre 180.000 euro.
La “linea dei soldi” è stata seguita dai poliziotti anche in occasione delle cessioni di stupefacenti effettuate da un altro degli arrestati, anch’egli calabrese: in una di tali circostanze l’uomo, che ha consegnato a soggetti messinesi – in più viaggi – circa quattro chilogrammi di cocaina, è stato sottoposto a controllo dopo essere sbarcato a Villa San Giovanni, venendo trovato in possesso di poco meno di 105.000 euro.
Per custodire la droga acquistata, il gruppo si appoggiava su un insospettabile, un messinese di 42 anni incensurato oggi raggiunto dal provvedimento cautelare degli arresti domiciliari, che conservava la cocaina da immettere sul mercato.
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