“Oggi come ieri a Lentini, nell’ambito della mobilitazione delle piazze del Sud, siamo stati a Caltagirone per volantinare e sensibilizzare la popolazione contro la chiusura del reparto di Cardiologia, momentaneamente sospesa ma sempre incombente. Il rischio infatti è che si smantelli la sanità pubblica e l’intero ospedale venga chiuso, facendo un regalo alle grandi cliniche private che fanno enormi profitti sulla pelle dei meno abbienti e della collettività”. A parlare sono Eveline Amari e Nicola Candido, rispettivamente segretaria del Calatino e segretario regionale di Rifondazione Comunista – Unione Popolare.
“È vergognoso – insistono – che le promesse e i progetti di miglioramento della rete di assistenza pubblica, enunciate durante la pandemia di Coronavirus, siano completamente smentite dalla politica dei “tagli”, dalla mancanza cronica di personale, dalle liste di attesa infinite. E la situazione, con il criminale e neocoloniale progetto di autonomia differenziata che taglia i fondi al Meridione, è destinata a peggiorare. Per questo ci opponiamo alle politiche dei governi nazionale e regionale e chiediamo ai cittadini e alle cittadine di lottare per preservare il diritto alla salute per tutti e tutte. Per questo pensiamo, al pari di Papa Bergoglio, che occorra fermare l’invio di armi che alimenta la guerra e bloccare la corsa agli armamenti, per destinare tutte le risorse economiche disponibili alla sanità, alla scuola, contro il carovita e per la tutela ambientale e del territorio”.
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