Milano, 17 maggio 1972. Il commissario Luigi Calabresi si sta dirigendo a lavoro, presso la Questura della città meneghina, quando due militanti del movimento di estrema sinistra Lotta Continua gli tendono un agguato fatale. È uno dei primi e dei più eclatanti atti di terrore degli anni di piombo. Ma è anche l’inizio di un’altra storia, non meno dolorosa: quella
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