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“Allerta tsunami” diramata all’alba, ma l’onda è di 15 cm e l’allarme è ridimensionato

All'alba è stato quindi diramato dalla protezione civile il rischio Tsunami sulle coste della Sicilia orientale a seguito di un terremoto fra Siria e Turchia

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. In Turchia si registrano almeno 76 morti, nel nord della Siria almeno 100. I feriti in totale sono circa 600.

All’alba è stato quindi diramato dalla protezione civile il rischio Tsunami sulle coste della Sicilia orientale a seguito di un terremoto fra Siria e Turchia. L’onda di impatto prevista sulla costa siciliana era alle 6.30 su Siracusa, 6.39 Catania, 6.40 Messina e poi sul Tirreno e Canale di Sicilia.

Il Dg Cocina, in costante contatto con il Dpc-Roma, ha avuto notizia che l’altezza di onda misurata in Turchia è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Il Dipartimento regionale della Pc, tramite sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i Sindaci dei comuni costieri. L’onda è arrivata prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo intorno alle 6.35 e poi in tutte le coste dell’isola.

In seguito il Dipartimento della Protezione civile ha revocato l’allerta maremoto.


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