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Tenta le fuga in auto tra le vie di Librino e si scontra con un lampione

Nonostante l’urto, il conducente scendeva dall’auto per tentare la fuga a piedi, dirigendosi verso le campagne limitrofe e, una volta raggiunto dai poliziotti, ingaggiava con loro una colluttazione

Lo scorso 6 gennaio, personale delle Volanti, ha arrestato un uomo, gravemente indiziato dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate ed evasione dagli arresti domiciliari. Intorno alle 3 del mattino, un equipaggio di volante, impegnato nell’ordinario servizio di controllo del territorio, notava una Fiat punto di colore nero uscire ad alta velocità dal cortile interno di un condominio in zona Librino.

Alla vista dei poliziotti, il conducente del mezzo invertiva il senso di marcia, dandosi a precipitosa fuga; ne scaturiva un lungo inseguimento per le vie del quartiere, nel corso del quale il fuggitivo procedeva a forte velocità e a zig zag, con l’intento far perdere le proprie tracce.

Nel frattempo la Sala operativa della Questura inviava sul posto ulteriori equipaggi, al fine di intercettare e bloccare il fuggitivo. Così, l’inseguimento si concludeva dopo diversi chilometri, all’interno della Zona industriale, dove l’uomo, dopo aver tentato più volte di mandare fuori strada le Volanti, nel corso di un repentino cambio di direzione, perdeva il controllo del mezzo, andando a impattare contro un lampione.

Nonostante l’urto, il conducente scendeva dall’auto per tentare la fuga a piedi, dirigendosi verso le campagne limitrofe e, una volta raggiunto dai poliziotti, ingaggiava con loro una colluttazione, al fine di sottrarsi all’arresto ma gli agenti riuscivano comunque a immobilizzarlo.

La successiva perquisizione dava esito positivo, in quanto all’interno del mezzo venivano rinvenuti diversi arnesi atti allo scasso, verosimilmente utilizzati dall’uomo per forzare l’auto che, da successivi accertamenti, risultava di provenienza furtiva.

Per tali motivi veniva anche indagato in stato di libertà per il reato di ricettazione. Ulteriori indagini permettevano di appurare che il reo, con svariati precedenti per reati contro il patrimonio, risultava anche sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

L’arrestato veniva condotto in Questura e, su disposizione del Pm di turno, sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.


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