“In “The elder statesman” T.S. Eliot metteva a nudo una tendenza che già iniziava a diffondersi nella società del suo tempo: piuttosto che venire a patti con i propri errori e con un presente insoddisfacente, in molti sognavano di poter ricominciare da capo. Ancora oggi è così. Per questo motivo abbiamo scelto di riproporre il dramma ad un pubblico odierno col titolo “Rifarsi una vita””. A parlare è Sergio Cristaldi, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Catania e autore dell’adattamento che andrà in scena sabato 7 gennaio alle ore 20, presso il teatro Nuovo Sipario Blu dell’Istituto Francesco Ventorino di Catania. Lo spettacolo, prodotto dall’omonima Fondazione e dal Centro Culturale di Catania, sottolinea la collaborazione tra i due enti. “Entrambi – spiega Anna Sortino, presidente del CCC – sono accomunati dalla stessa sensibilità e dalla stessa passione per la realtà a trecentosessanta gradi. Ci auguriamo che proporre un’opera meno nota di Eliot, così capace di parlare direttamente al nostro presente, possa non soltanto rafforzare l’interesse per le attività che svolgiamo ma anche fornire ad un pubblico trasversale una preziosa chiave di lettura per interpretare il nostro tempo”.
Mettere in scena un dramma denso di significato è una scelta coraggiosa che trova la sua ragion d’essere nella lucidità dell’analisi esistenziale e nell’originalità della sua conclusione: “Il protagonista – spiega Cristaldi – è uno statista alla fine della sua carriera, il quale, nonostante sia inizialmente tentato dal sogno di rifarsi una vita, impara ad avere un approccio diverso, ovvero quello di non fuggire più bensì ammettere i propri errori e accettare sé stesso, nonostante le proprie debolezze e imperfezioni. Credo che la traiettoria di questo personaggio rappresenti una provocazione estremamente attuale. Se sottrarsi alla realtà non è possibile, l’unica alternativa è impegnarsi per riconciliarsi con essa”.
Lo spettacolo si propone di adattare il lungo testo eliotiano ai gusti contemporanei, condensando l’opera in una performance sfaccettata, che tuttavia mantiene intatta la struttura in tre atti del dramma. L’originale proposta registica, che vedrà delle letture alternarsi con momenti musicali e immagini, è firmata dallo stesso Cristaldi insieme a Maria Concetta Tripoli. Voci recitanti saranno (in ordine di apparizione): Luigi Piccinini (Michele), Gabriella Romano (Monica), Sergio Cristaldi (Il Presidente), Rosaria Vega (Carla), Piero La Russa (Gomez), Anna Sortino (Signora Maiani), Patrizia Scirè (Milli). I brani selezionati per l’occasione saranno eseguiti dal vivo dal quintetto jazz formato da Nino Sortino (sax), Carmelo Vaccalluzzo (trombone), Corrado Santoro (chitarra), Roberto Crisafulli (basso) e Salvo Scuto (batteria), mentre il video design sarà affidato a Francesco Riggi.
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