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Cettina Brunetto rieletta segretaria generale della FLC Catania (scuola, Università, lavoratori della conoscenza)

Nella sua relazione, Brunetto ha sottolineato come sia purtroppo cambiata l’idea di scuola da comunità educante a scuola azienda

Con 57 voti a favore su 58 votanti e un astenuto, Cettina Brunetto è stata rieletta ieri pomeriggio segretaria generale della FLC Cgil di Catania.

L’elezione è avvenuta nel corso dei lavori congressuali dal titolo: “Conoscenza, Cultura, Pace”, a testimonianza che fare sindacato per la scuola, l’università, l’Afam e per tutte le professioni legate alla sfera della conoscenza, non può prescindere da queste tre parole chiave; presenti ai lavori, tra gli altri, la segretaria confederale Rosaria Leonardi, il segretario generale di FLC CGIL Sicilia, Adriano Rizza e il segretario nazionale della FLC CGIL,  Alessandro Rapezzi.

Nella sua relazione, Brunetto ha sottolineato come sia purtroppo cambiata l’idea di scuola da comunità educante a scuola azienda, e come episodi drammatici come quelli dei tre ragazzi che nell’ultimo anno hanno perso la vita per partecipare all’alternanza scuola lavoro.

In un contesto  dove i valori costituzionali e di tutela ambientale sono al centro degli obiettivi della sindacato, emerge una situazione territoriale di certo difficile: “Nel nostro territorio il problema della sicurezza degli studenti e di tutto il personale scolastico si pone anche per le  strutture scolastiche – ha sottolineato Brunetto – purtroppo gli enti locali non riescono a garantire la manutenzione,  per cui episodi di crolli di tetti o altre  carenze fa delle nostre scuole degli ambienti poco sicuri, se non addirittura pericolosi e poco accoglienti. Alla luce di questa situazione complessa abbiamo proposto blocco dei licenziamenti e, nel mondo della scuola, l’incremento di personale docente e ATA, denominato organico Covid, che ha garantito l’apertura in sicurezza di tutte le strutture. Ci siamo inventati sistemi di didattica mai sperimentati in precedenza, senza badare se tutto ciò  rientrava nei profili professionali o negli obblighi di lavoro. Intanto gli organici sono sempre più ristretti e garantire il successo scolastico in alcuni casi è molto difficile, se non impossibile”.

La FLC sottolinea dunque che il “tempo scuola” nella scuola dell’ obbligo catanese non risulta adeguato alle esigenze socio economiche; le scuole dell’infanzia statali non riescono ad accogliere tutte le bambine e i bambini del territorio. Non a caso gli asili nido sono privati nella stragrande maggioranza dei casi. “E poi c’è il difficile tema della dispersione scolastica che nella nostra città, in alcune zone, raggiunge punte del 25% – ha aggiunto Brunetto -. In questi anni, soprattutto a causa della pandemia, ci siamo sentiti in una sorta di banco di prova. Possiamo dire a voce alta che la Flc di Catania ha ripreso in mano la situazione con la giusta autorevolezza che sa mettere in campo”.

La segretaria generale confermata dal congresso, ha anche ricordato i successi del sindacato, che a Catania si è confermato primo nelle ultime elezioni delle  RSU.


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