Nell’ambito della quotidiana attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, personale della Squadra Investigativa del Commissariato di Acireale, nella sera del 4 novembre, ha arrestato due fratelli minorenni, rispettivamente di 16 e 17 anni, colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di circa 47 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
L’attività di Polizia Giudiziaria svolta ha consentito di individuare alcuni movimenti sospetti attorno ad un garage dove, spesso, in particolare durante i fine settimana, i due soggetti si recavano per brevi istanti per poi uscire nuovamente.
Sicché, intorno alle 19,30, il suddetto personale operante, notando i due fratelli all’interno del box, irrompeva all’interno del locale dove, nel corso di perquisizione, venivano rinvenuti 35 grammi circa di sostanza stupefacente contenuti in un barattolo più altri 11 già confezionati, con particolare cura, in altrettante bustine di plastica pronte alla vendita.
Sempre all’interno del locale venivano rinvenuti due bilance elettroniche di precisione e numerose bustine utili al confezionamento dello stupefacente. Estesa l’attività di ricerca nell’abitazione dei minori, in Acireale, veniva rinvenuta all’interno della loro stanza, la somma di 6500 euro della cui provenienza gli stessi non sapevano dare alcuna indicazione.
Il denaro, ritenuto essere il provento dell’attività illecita, unitamente allo stupefacente e al materiale di confezionamento veniva quindi sottoposto a sequestro.
Pertanto, i due minori venivano tratti in arresto per il reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana; dopo gli adempimenti di rito, gli stessi venivano condotti al centro di prima accoglienza di Catania per ivi rimanere ristretti, in attesa del giudizio di convalida così come stabilito dal Pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania.
Al termine dell’udienza, svolta il 7 novembre, gli stessi sono stati collocati in regime di permanenza domiciliare in attesa della definizione del procedimento penale iscritto a loro carico.
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