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Catania, non si ferma all’alt, poi scappa a casa e finge di aver subìto il furto dell’auto: arrestato

Controllato subito il veicolo, il personale di pattuglia ha rinvenuto al suo interno un fucile da caccia con matricola abrasa e 42 cartucce calibro 12

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno arrestato un 32enne pregiudicato del posto per porto abusivo di arma clandestina, resistenza a Pubblico Ufficiale e simulazione di reato.

Al riguardo, durante un servizio di controllo volto alla prevenzione e contrasto dei reati predatori nel quartiere Librino, i militari hanno notato un giovane alla guida di una Smart For Two di colore nero, che alla loro vista, ha invertito il senso di marcia, allontanandosi a gran velocità.

Insospettiti dalla manovra, i militari dell’Arma si sono prontamente posti all’inseguimento del ragazzo, la cui fuga è terminata in un piazzale pubblico di viale Moncada, dove ha abbandonato l’automobile per scappare a piedi attraverso dei terreni.

Controllato subito il veicolo, il personale di pattuglia ha rinvenuto al suo interno un fucile da caccia con matricola abrasa e 42 cartucce calibro 12.

Sono quindi stati predisposti articolati dispositivi di ricerca, che hanno consentito di rintracciare, dopo alcune decine di minuti, il malvivente a piedi lungo viale Moncada. Quest’ultimo è stato subito riconosciuto, senza alcun dubbio, dai Carabinieri, nonostante si fosse nel frattempo cambiato d’abito e rasato i capelli, cercando di camuffarsi. Per sottarsi alla cattura, il soggetto ha anche provato a simulare, alquanto maldestramente, il furto della propria autovettura, ma anche questo tentativo è risultato vano. La versione dei fatti fornita e la lacunosità delle informazioni rese durante la chiamata al 112 N.U E, non hanno infatti convinto l’operatore di Centrale, che per verificare la genuinità della segnalazione, ha inviato una gazzella presso la sua abitazione, sita sempre in viale Moncada. Qui i Carabinieri, quale ulteriore riscontro, hanno recuperato gli indumenti che il soggetto aveva indossato durante la fuga.

Il 32enne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato associato alla casa circondariale catanese di Piazza Lanza, come confermato all’esito dell’udienza di convalida.


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