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Adrano, ai domiciliari ma litiga continuamente con i familiari conviventi: trasferito in carcere

L’uomo era già in regime di detenzione domiciliare dal mese di agosto di quest’anno nella residenza di alcuni familiari, ma sin dai primi giorni la convivenza è risultata difficile

Personale del commissariato di Polizia di Adrano, lo scorso 12 ottobre, ha proceduto ad arrestare per esecuzione pena, un uomo di 28 anni, condannato a scontare 6 anni, 5 mesi e 28 giorni di reclusione.

L’uomo era già in regime di detenzione domiciliare dal mese di agosto di quest’anno nella residenza di alcuni familiari, ma sin dai primi giorni la convivenza è risultata difficile.

Gli agenti del commissariato, nell’arco dei mesi appena trascorsi, erano più volte intervenuti nel luogo di detenzione, poiché gli animi spesso si surriscaldavano fino a quando, pochi giorni, le liti sono sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche. Difatti, giorni addietro, gli agenti della Volante venivano contattati dalla madre del detenuto in quanto il detenuto stava aggredendo il proprio fratello. La lite verbale, divenuta rapidamente colluttazione, ha avuto termine solo all’arrivo degli agenti delle Volanti che, una volta ascoltate le parti, hanno appurato l’incompatibilità della convivenza. In considerazione di ciò, è stata informata l’autorità giudiziaria, richiedendo urgentemente un cambio di domicilio per l’espiazione della pena residua, poiché la situazione familiare era diventata del tutto insostenibile, soprattutto per la madre cagionevole di salute.

Nella giornata del 12 ottobre, il magistrato di sorveglianza ha revocato il beneficio della detenzione nel domicilio e ha ordinato l’accompagnamento del detenuto in un istituto carcerario per espiare la pena residua.

Per quanto disposto, personale del commissariato di Adrano ha provveduto all’arresto dell’uomo che, dopo gli accertamenti di rito, è stato accompagnato alla casa circondariale Piazza Lanza di Catania.


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