Ha risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari, ieri pomeriggio, Barbara Mirabella, ex assessore ai grandi eventi del comune di Catania, arrestata giovedì scorso con l’accusa di corruzione.
L’arresto, ai domiciliari, accadde a pochi giorni dalla competizione elettorale regionale nella quale era candidata nelle file di Fratelli d’Italia. Mirabella, assistita dall’avvocato Enrico Trantino, ha a lungo spiegato la sua posizione imprenditoriale, molto diversa da quella pubblica.
In particolare ha riferito di avere prodotto oltre 300 mail intercorse tra la società della Mirabella e quella degli organizzatori, oltre alla fattura sul denaro – diecimila euro – versato. “Siamo fiduciosi sull’epilogo di questa sgradevole disavventura – ha spiegato Trantino – ancora più sgradevole se si considerano i tempi in cui è maturata, a ridosso delle elezioni regionali alle quali la mia assistita era candidata”.
Trantino ha annunciato che nei prossimi giorni farà ricorso al tribunale della libertà al quale chiederà la revoca della misura degli arresti domiciliari. All’interrogatorio dinanzi al gip Barbagallo Di Giacono era presente il pm titolare dell’inchiesta Fabio Regolo.
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