“Assegnando la laurea honoris causa ai cavalieri del lavoro Venerando Faro e Francesco Tornatore oggi noi stiamo dando il giusto riconoscimento a due imprenditori che hanno creduto e credono nella nostra terra, nelle sue migliori risorse e nelle sue intelligenze. In tal modo, li ringraziamo per il lungo e costante impegno aziendale, sempre volto allo sviluppo e al progresso della Sicilia e non solo, certi che il loro operato e la loro intera vicenda umana e professionale, possano servire da modello e da stimolo per i nostri giovani studenti”.
Al di là delle tradizionali formule accademiche che si addicono a uno degli eventi più solenni dell’Ateneo, nella sua introduzione alla cerimonia che si è tenuta questa mattina nell’aula magna “Santo Mazzarino” del Monastero dei Benedettini, il rettore Francesco Priolo ha voluto sottolineare ancora una volta il forte legame che esiste fra l’Università e la sua comunità di riferimento: “L’Ateneo dialoga e intende sempre più dialogare con tutte le componenti della società: le Istituzioni e tutti i soggetti attivi sul terreno della cultura, del lavoro, dell’economia, delle imprese, delle professioni e della solidarietà presenti nella città e nella regione. I due nuovi dottori magistrali dell’Università di Catania, Faro e Tornatore, sono personaggi ampiamente conosciuti e apprezzati, anche oltre i confini della nostra terra, per i loro meriti e le loro capacità imprenditoriali, affermatesi in un contesto di competizione globale, mantenendo tuttavia sempre un forte radicamento e una tangibile presenza nella realtà siciliana”.
Le motivazioni dell’assegnazione delle lauree rispettivamente in Scienze e tecnologie agrarie e in Ingegneria chimica per la sostenibilità industriale, sono state poi declinate dai direttori dei dipartimenti interessati, Agatino Russo ed Enrico Foti, e dai due docenti proponenti Alessandra Gentile e Gianluca Cicala, nella loro ‘laudatio’ a partire dalla ‘dimensione’ delle loro aziende per arrivare ai tratti salienti che ne hanno sempre caratterizzato l’attività.
Faro, che ha dato vita alla propria impresa negli anni ’70, guida oggi un gruppo di aziende specializzate nella produzione e commercializzazione di piante ornamentali mediterranee e subtropicali, con il quale ha conquistato un ruolo di primo piano nel settore del florovivaismo europeo. Vanta infatti oltre 800 specie e 5mila varietà che vengono coltivate su una superficie complessiva di 600 ettari, in larga parte di proprietà, esportate in 55 paesi. “Come ci insegnano le piante – ha sottolineato nella sua commossa ‘lectio doctoralis’ – a ciascuno di noi va lasciato spazio, per crescere e svilupparsi”.
Tornatore è amministratore unico di NTET SpA, un gruppo leader in Italia nella fabbricazione di componenti per le reti telefoniche e per le reti di distribuzione di energia elettrica in media e bassa tensione. “L’innovazione non può fare a meno della tradizione e della conoscenza del passato – ha affermato l’imprenditore -, e soprattutto è frutto della volontà di confrontarsi con chi fa formazione e ricerca ad alto livello. Da questo confronto possono nascere brevetti e prodotti in grado di di rendere lo sviluppo industriale sostenibile, equo e responsabile, attraverso tecnologie sempre più accessibili, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni