Catania, prendono parte a una rissa davanti al bowling, Daspo Willy per sette

In relazione ai disordini avvenuti nei mesi scorsi nel piazzale antistante il “Bowling” in viale Kennedy, quando due gruppi diversi di giovani hanno preso parte a una rissa, il questore di Catania, in base all’esito degli accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine, valutata la pericolosità sociale del comportamento, al fine di garantire la sicurezza pubblica ed evitare il ripetersi di ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’incolumità dei giovani avventori dei locali della movida catanese, ha emesso sette misure di prevenzione del divieto di accesso al locale in cui si è verificata la lite e le vie limitrofe e di stazionamento nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti, a carico di quanto hanno partecipato alla rissa, alcuni di Catania, altri della provincia di Siracusa, per 1 anno, a carico di sette persone di età compresa tra i 24 e i 30 anni e un 37enne.

Il divieto è stato esteso a tutti i locali pubblici ricadenti nella zona, indicati nel Daspo.

In particolare, nell’ambito dei servizi opportunamente predisposti dal questore di Catania per contrastare la “mala-movida”, alcune pattuglie delle Volanti, allertate dai cittadini tramite diverse segnalazioni pervenute su linea 112, sono intervenute in viale Kennedy, nel piazzale antistante il Bowling, dove hanno identificato alcuni giovani, tra cui alcuni della provincia di Siracusa, con vistose ferite conseguenti a una violenta colluttazione, scaturita da futili motivi, che avevano avuto poco prima con un gruppo di giovani catanesi.

Grazie alla visione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza, presenti sul posto, e a un appartenente alle forze dell’ordine che, libero dal servizio, si trovava nello stesso locale, si è riusciti a identificare tutti i partecipanti alla rissa e a denunciarli all’autorità giudiziaria.

Come previsto dalla recente normativa, è stato applicato il Daspo Willy, cioè il divieto di accedere ai locali e stazionare nelle aree antistanti.

L’eventuale violazione comporta la reclusione da 6 mesi a 2 anni e una multa da 8mila a 20mila euro.