A Catania sono solo 76 su 177 gli istituti scolastici che beneficeranno dei fondi della prima tranche del Pnrr per il contrasto alla dispersione.
E di questi ben 44 sono istituto superiori, tra i quali molti licei ; un contesto che normalmente non è colpito dalla dispersione, che invece riguarda per lo più le scuole medie e persino le elementari.
A denunciarlo sono la FLC Cgil e la Cgil di Catania i cui segretari generali Cettina Brunetto e Carmelo De Caudo, ieri sono stati ricevuti dalla prefetta Maria Carmela Librizzi.
Secondo i sindacati si tratta di una vera e propria “beffa”, o quantomeno “una scelta anomala” che risulta evidente proprio nella distribuzione degli istituti; così come già indicato nella denuncia inoltrata nei giorni scorsi da Flc e Cgil Sicilia dalle scelte regolate da un decreto dell’esecutivo senza avere tenuto in considerazione le parti sociali, è purtroppo evidente “la prevalenza delle scuole secondarie rispetto agli istituti comprensivi, l’esclusione totale dei circoli didattici e dei Centri provinciali istruzione adulti (Cpia)” e Catania non fa eccezione.
“Siamo stati ascoltati e compresi dalla Prefettura che continuerà i confronti dimostrando ancora una volta una spiccata sensibilità verso i temi sociali, con l’obiettivo di farsi portavoce dell’esigenza dei territori presso il ministero – spiegano Cettina Brunetto e Carmelo De Caudo – Destinare soldi agli istituti che, almeno sul fronte della dispersione non ne hanno bisogno, significa sprecare risorse importantissime per il territorio. Questi soldi saranno disponibili entro il 2026 e crediamo si debba agire in fretta per correggere le scelte e ogni suddivisione arbitraria. Ci risulta inoltre che in questa confusione sui reali bisogni del mondo scolastico, troppi soggetti privati ricadenti nel terzo settore stiano beneficiando di risorse che invece devono essere destinati a ben altri e urgentissimi bisogni del pubblico”.
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