Sono i dati straordinari dei flussi turistici in Sicilia e nella provincia etnea, non più esclusivamente durante la stagione estiva, a testimoniare l’ottimo lavoro svolto, sia a livello regionale che provinciale, nel comparto turistico. Da questi numeri è partito il confronto tra politica, associazioni di categoria e operatori del settore agli Stati generali del Turismo Etneo, organizzati a Trecastagni dal Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, dal Dipartimento Nazionale Turismo di Fratelli d’Italia e dai coordinamenti regionale e provinciale di Fratelli d’Italia. “Grazie a Fratelli d’Italia il turismo in Sicilia ha riacquistato visibilità, credibilità e soprattutto una giusta promozione a livello internazionale, che oggi sta dando i suoi frutti – ha sottolineato Gianluca Caramanna, responsabile nazionale del Dipartimento turismo di FdI -. La ricetta per il futuro della Sicilia, quindi, passa necessariamente dalla vittoria delle elezioni per continuare il lavoro già svolto egregiamente”. Di sinergia tra regioni hanno parlato gli assessori regionali al Turismo di Lombardia e Liguria, Lara Magoni e Gianni Berrino, intervenuti con un contributo video per sancire la vicinanza culturale e la collaborazione strategica nel comparto turistico. “Il turismo siciliano è decollato, i dati a disposizione ce lo confermano – ha dichiarato Raffaele Stancanelli, eurodeputato ECR-FDI -. Adesso va rafforzato con un’azione che possa ulteriormente promuovere la nostra terra, che è terra di cultura, di paesaggi, di arte, di gastronomia. Una terra che piace in tutte le sue dimensioni, non solo agli italiani ma anche agli stranieri. Ma il turismo non può essere un fatto a sé stante, è necessaria una sinergia tra tutte le regioni. In Europa – ha concluso – continueremo a difendere gli interessi della Sicilia e dell’Italia su temi fondamentali come il Made in Italy, il riconoscimento dell’insularità e contro la direttiva Bolkestein”.
I risultati illustrati dall’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, confermano l’eccezionale vitalità odierna di un comparto duramente penalizzato dalla pandemia. “Stiamo lavorando ad una Sicilia diversa, da vivere 365 giorni all’anno – ha spiegato Messina –. E i numeri cominciano a darci l’idea, se non la certezza, che la strada intrapresa diversi anni fa è una strada che conduce ai risultati. Il dato certificato sulle transazioni effettuate nel periodo pasquale assegna alla Sicilia il primato di regione più prenotata d’Europa. A maggio e giugno Catania e Palermo sono state la quinta e la sesta città d’Italia più prenotate. Abbiamo lavorato anche sul posizionamento del nostro brand ed abbiamo superato il Trentino, da anni al primo posto. Ma il dato forse più significativo è un altro – ha proseguito l’assessore -. Fino al 2019 la permanenza media del turista in Sicilia era di 2,6 notti. Il dato del 2022 passa a 3,2 notti. Questo significa che cresce l’economia e che si allunga la stagione. Penso a SeeSicily, progetto di promozione che abbiamo messo in campo e che continua a dare risultati importantissimi. Grazie al Dipartimento nazionale del turismo e a tutti i componenti di questo partito che, sia a livello provinciale che regionale, hanno supportato l’assessorato in una strategia piena che oggi – ha concluso – ci consente finalmente di parlare di turismo e di poter dire che Fratelli d’Italia ha dato un’impronta ed una svolta importante al settore”.
Anche i numeri di Catania e della provincia etnea attestano il trend più che positivo. “Alcune iniziative avviate a Catania hanno determinato nuovi flussi turistici nella nostra città e nella provincia – spiega Salvo Pogliese, coordinatore della Sicilia Orientale di Fratelli d’Italia -. Sono un esempio i tre regolamenti sul turismo congressuale, su quello sportivo e su quello scolastico, che prevedono contributi a fondo perduto per tutti gli eventi realizzati in provincia di Catania, in base al numero dei pernottamenti determinati dall’evento. Tutto ciò ha consentito al nostro territorio di vincere la sfida competitiva con altre realtà territoriali, determinando nuovi flussi turistici e nuovi pernottamenti. Ecco perché anche attraverso queste innovative esperienze – conclude – si può lavorare in sinergia con la Regione all’interno di un contesto territoriale unico che è quello siciliano”. Dagli imprenditori del settore, dalle associazioni di categoria e dai sindacati, presenti alla manifestazione, è giunto un plauso per il lavoro svolto e qualche spunto per nuove azioni sinergiche.
Partecipazione e confronto, alla base della buona politica, hanno caratterizzato gli Stati Generali del Turismo Etneo, occasione anche per condividere nuovi indirizzi programmatici. “Siamo molto soddisfatti del successo della manifestazione, sia in termini di eccezionale partecipazione, sia per i contenuti venuti fuori, che certamente arricchiranno l’agenda di governo di Fratelli d’Italia – ha dichiarato Alberto Cardillo, coordinatore per la provincia di Catania di Fratelli d’Italia -. Non era affatto scontato. Organizzare un grande evento di portata nazionale su un tema locale e regionale, con 40 gradi, in un comune della provincia, per molti è una follia. Per noi, cresciuti a pane e militanza, è ordinaria amministrazione. Ringrazio tutti i partecipanti ed in particolare Gianluca Caramanna, responsabile nazionale del dipartimento turismo, il primo in trincea; l’assessore regionale Manlio Messina, che ha già dato prova di buon governo; Salvo Pogliese, il nostro coordinatore regionale, sostenitore attivo dell’iniziativa; Raffaele Stancanelli e il ECR Group – Conservatives & Reformists in the European Parliament, senza i quali non avremmo potuto realizzare tutto quello che abbiamo messo in piedi. Grazie anche al presidente Nello Musumeci per il suo gradito intervento. A settembre – ha preannunciato Cardillo – ci rivedremo per un altro grande evento comunitario su più giorni”.
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