Si terrà il prossimo 2 luglio alle 18, a Il Principe Hotel, in via Alessi 24 a Catania, un incontro sul tema “Parità salariale e Gender Gap: un divario da colmare” organizzato dall’onorevole Jose Marano deputata del M5S all’Ars.
L’evento sarà moderato da Patrizia Penna, giornalista Quotidiano di Sicilia, e parteciperanno tra gli altri Nuccio Di Paola, capogruppo M5S all’Ars, Giorgio Pasqua, deputato M5S all’Ars, Francesco Cappello, deputato M5S dell’Ars.
Dopo l’introduzione di Jose Marano, prima firmataria del D.D.L. n. 727 per l’Introduzione di norme per l’eliminazione del divario retributivo, vi saranno due panel.
Il primo sarà incentrato su “Imprese ed economia” nel quale interverranno Pietro Agen, presidente Confcommercio Sicilia, Giacomo Gargano, direttore IRFIS Finsicilia S.p.A., Maria Grazia Bonsignore, presidente Movimento Donne Impresa Sicilia; Mirta Viganò, responsabile Risorse Umane Pinko; Federica Argentati, presidente Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia; Monica Luca, presidente Comitato imprenditoria femminile Confindustria Catania.
Il secondo panel sarà incentrato sulle “Istituzioni e politiche di welfare” per superare il divario retributivo di genere e interverranno Nunzia Catalfo, senatrice ed ex ministra del lavoro e delle politiche sociali; Margherita Ferro, consigliera regionale di parità della Regione Siciliana; Maurizio Bernardi, Associazione Nazionale delle famiglie italiane; Matilde Cifali, presidente Gruppo terziario donna Confcommercio.
“Il tema della parità salariale e gender gap è un tema sempre attuale – dice Marano –. In Assemblea Regionale Siciliana ho per questo depositato un disegno di legge sul contrasto al divario retributivo di genere (ddl 727 del 15.04.20). L’evento vuole sviscerare il quadro attuale e mettere in evidenza le ragioni della differenza di condizioni e trattamento tra uomini e donne in vari campi della vita sociale, dalla politica all’economia, dalla cultura allo sport, che con le tendenze attuali potrebbe essere chiuso, secondo il global Gender Gap report 2021, in 135,6 anni. Occorre ridisegnare il ruolo delle donne, allontanarci da antichi retaggi culturali e sociali e rivedere la relazione che lega gli uomini, considerato che, nonostante i migliori risultati in ambito di istruzione e formazione, le donne continuano ad essere penalizzate nel mondo del lavoro e della carriera professionale”, conclude Marano.
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