“Da oltre un anno, come Partito Democratico di Catania, abbiamo denunciato il grave stato di crisi della raccolta dei rifiuti. Abbiamo avvisato l’amministrazione dicendo che il collasso era vicino e chiedendo un tavolo immediato per evitare il disastro. Ci rispose allora l’assessore al ramo (che si sarebbe dimesso poco dopo in piena crisi) irridendo le nostre denunce e insultandoci gratuitamente.”
Così Jacopo Torrisi, delegato Partito Democratico alla città metropolitana di Catania, sull’emergenza rifiuti.
“Oggi siamo immersi in questo mare di immondizia. Un problema antico che sotto questa amministrazione non solo è degenerato pesantemente ma sopratutto è stato totalmente ignorato fino a quando è stato possibile. Siamo all’emergenza, l’altro giorno abbiamo aderito con consapevole spirito collaborativo alla protesta sui rifiuti organizzata dal Movimento 5 Stelle e Catania Bene Comune perché riteniamo che battaglie come queste siano di civiltà e non debbano avere colore politico. – continua – Come Partito Democratico della città di Catania insieme al gruppo Focus Catania abbiamo portato una nostra proposta: una lettera aperta al prefetto perché apra subito un tavolo di crisi e chieda la nomina di un commissario ad acta che aiuti questa martoriata città ad uscire da questa condizione da terzo mondo.”
“La proposta ha avuto molto seguito in piazza ed in tanti l’hanno firmata, un ringraziamento speciale all’onorevole Laura Paxia, unico deputato nazionale ad avere partecipato alla manifestazione, ad aver firmato e che si sta facendo carico di portare la lettera a conoscenza del ministro Lamorgese, ad ulteriore riprova che i colori politici devono (dovrebbero) venire meno in queste situazioni e servirebbe uno sforzo collettivo per cercare soluzioni. – e poi conclude –La macchina è partita, la lettera è in prefettura e adesso vedremo se qualcosa si smuove. Intanto oggi in Consiglio comunale invece di cercare, con la stessa onestà, soluzioni, si porta avanti uno stucchevole teatrino di reciproco rimpallo delle responsabilità. Beh signori consiglieri, ai catanesi interessa poco oggi sapere di chi è la colpa originaria, vogliamo le strade pulite, a trovare il capro espiatorio pensateci dopo.”
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