“Il “Contratto di fiume” è lo strumento che può permetterci di fare diverse cose. E dobbiamo provare a farle tutte. L’obbiettivo più importante però che non dobbiamo perdere di vista, anzi raggiungere a tutti i costi, è tutelare il territorio dai dissesti idrogeologici a seguito dei cambiamenti climatici. Quello che è accaduto lo scorso ottobre, infatti, sulle sponde del Simeto
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