“C’era una volta un bambino di nome Giuseppe Di Matteo che viveva a San Giuseppe Jato”. Comincia così il video realizzato dai giovanissimi studenti della I° A Plesso Via Scuole del circolo didattico “Teresa di Calcutta” di Tremestieri Etneo, in provincia di Catania. Un progetto presentato all’interno del concorso “TUTTI POSSIAMO FARE QUALCOSA CONTRO LA MAFIA”, indetto dalla Giunta sezionale di Catania dell’Associazione nazionale magistrati, che ha istituito il premio “Promotori di legalità”, e a cui hanno partecipato gli studenti di ogni ordine e grado delle province di Catania, Siracusa e Ragusa.
In occasione del trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte, la Giunta sezionale di Catania dell’Associazione nazionale magistrati ha voluto mantenere vivo il ricordo di tutti i caduti per mano delle organizzazioni criminali.
A ritirare il premio per la categoria “scuola primaria” sono stati tutti gli studenti della I° A Plesso Via Scuole del circolo didattico “Teresa di Calcutta” accompagnati dalle maestre Laura D’Urso, Giorgia Celano, Valentina Urso e Giusy D’Urso.
“Siamo orgogliosi dei nostri studenti e dell’importante premio che hanno conquistato – afferma la dirigente del circolo didattico “Teresa di Calcutta” Benedetta Liotta – parliamo di un lavoro realizzato dai bambini di sei anni sotto la supervisione delle loro insegnanti. Un prodotto di notevole impatto emotivo che ha saputo conquistare giuria e pubblico. Parole come Mafia e illegalità sono ricorrenti nei discorsi che quotidianamente affrontiamo con i nostri alunni perché fanno parte della nostra missione didattica”.
Gettare semi d’amore nella terra siciliana con la prospettiva che questi giovani germogli possano crescere e diventare cittadini consapevoli nella società del domani.
“L’impegno sociale della nostra scuola va avanti da anni – sottolinea Rosanna Cristaldi, vice preside del circolo didattico “Teresa di Calcutta” – tra gli obiettivi che ci prefiggiamo c’è quello di tramandare la cultura della legalità e dei valori che garantiscono alla nostra società di vivere in un mondo migliore. La funzione della memoria è fondamentale per costruire il presente e il futuro nella vita di tutti i giorni”.
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