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Criminalità mafiosa, spaccio e delitti contro la persona: altri 15 sorvegliati speciali ritenuti socialmente pericolosi

Tra i sorvegliati speciali anche qualcuno ritento appartenente ai clan Santapaola-Ercolano e Cappello-Bonaccorsi

Sono ben 15 le misure di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza eseguite nell’ultimo mese dalla Questura ed emesse dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione.

Applicate a soggetti ritenuti socialmente pericolosi per la sicurezza pubblica, le predette misure sono state richieste, in stretto coordinamento tra le Autorità proponenti, alcune dal Procuratore della Repubblica e altre dal Questore, a carico di soggetti per i quali è stata accertata dal Tribunale l’attuale pericolosità sociale, in quanto ritenuti gravemente indiziati di gravi reati, tra cui quelli di associazione mafiosa o aggravati dalla finalità o dal metodo mafioso, di traffico di sostanze stupefacenti, delitti contro la persona ed il patrimonio.

Ai “nuovi” sorvegliati speciali, come previsto dal Codice Antimafia sono stati invalidati i titoli per l’espatrio (carta d’identità, passaporto) e per la guida e sono stati imposti diversi obblighi tra cui: darsi alla ricerca di stabile lavoro, fissare la propria dimora, farla conoscere all’Autorità di Pubblica Sicurezza e non allontanarsi senza preventivo avviso all’Autorità medesima; vivere onestamente, rispettare le leggi, non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza; non rincasare oltre le 21 e non uscire di casa al mattino prima delle 6, senza comprovata necessità e comunque senza avere data tempestiva notizia al competente Ufficio di pubblica sicurezza; non trattenersi abitualmente nei pubblici esercizi e non partecipare a pubbliche riunione; non detenere e non portare armi.

Di tali provvedimenti 4 sono stati emanati nei confronti di soggetti indiziati di appartenere alla criminalità mafiosa ed in particolare di:

B. F. di anni 47, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per anni 2 e mesi 6, poiché gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso avendo lo stesso fatto parte del clan mafioso denominato Cappello-Bonaccorsi, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina marijuana e hashish), detenzione e spaccio delle medesime, reati in materia di armi, con l’aggravante di favorire l’associazione medesima operante nel territorio di Catania;

C. S. di anni 30, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di anni 3, poiché ritenuto gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto organicamente inserito nel clan mafioso denominato Cappello-Bonaccorsi, in qualità di organizzatore del gruppo, attivo nel settore del narcotraffico illecito di stupefacenti, reati contro il patrimonio, quali furto continuato e rapina in concorso, e reati in materia di armi. Tratto in arresto nell’ambito dell’operazione di Polizia eseguita nel febbraio del 2021 dalla Squadra Mobile di Catania denominata “Mine Kraft”;

M. C. M. di anni 57, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per anni 3 poiché gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso avendo lo stesso fatto parte del clan mafioso denominato Santapaola-Ercolano operante nel territorio di Catania;

P. L. di anni 43, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per anni 3, poiché gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto organicamente inserito, con il ruolo di organizzatore, nel clan mafioso denominato Santapaola-Ercolano finalizzata allo spaccio di stupefacenti; inoltre, poiché condannato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine a mano armata ai danni di esercizi commerciali nelle province di Catania e Messina e gravemente indiziato anche di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti operanti a Catania e Ragusa in qualità di partecipe, unitamente a cittadini albanesi, all’importazione e distribuzione di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti attraverso reiterati trasporti dall’Albania e dalla Grecia.

I restanti 11 provvedimenti sono stati emessi nei confronti di soggetti indiziati di reati di criminalità comune ed in particolare: T. S. di anni 59, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di anni 1 e mesi 6, poiché gravemente indiziato di reati contro il patrimonio, quale riciclaggio, e reati in materia di stupefacenti.

In particolare, a seguito di mirate attività di Polizia, finalizzata alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, sul furgone condotto dal medesimo, occultato sotto un contenitore per agrumi, veniva rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina; T. G. di anni 44, irrogata la Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. per anni 1 (uno) e mesi 6 (sei) poiché gravemente indiziato di reati contro il patrimonio, quali furti, e reati in materia di stupefacenti;

G. M. di anni 30, irrogata la Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. per anni 2 (due), poiché gravemente indiziato di reati contro il patrimonio, quali furti e reati in materia di stupefacenti; S. A. di anni 48, irrogata la Misura di Prevenzione della Sorveglianza speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di residenza per anni 2 (due) poiché gravemente indiziato reati contro il patrimonio, quali rapina aggravata e ricettazione, reati in materia di stupefacenti, reati contro la persona, quale lesioni personali;

C. P. di anni 32, irrogata la Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno per la durata di anni 2 (due) poiché gravemente indiziato di numerosi reati contro il patrimonio, quali rapina ai danni di Istituti di Credito, reati in materia di armi, reati contro la persona, quali lesioni personali, reati in materia di stupefacenti, quali coltivazione di sostanza stupefacente di tipo marijuana; M: S. di anni 42, irrogata la Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. per la durata di anni 2 (due), poiché gravemente indiziato di numerosi reati contro il patrimonio, quali furti aggravati, rapina, danneggiamento, reati contro la persona, quali lesioni personali aggravate, maltrattamenti in famiglia; C. S. A. di anni 42, irrogata la Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno per la durata di anni 2 (due), poiché gravemente indiziato di reati contro il patrimonio, quali furti aggravati e rapina continuata.

Da ultimo, grazie alle recenti disposizioni di legge che consentono di applicare la sorveglianza speciale anche nei confronti di responsabili di violenza sulle donne, perché indiziati dei reati di “atti persecutori” e “maltrattamenti in famiglia”, è stata applicata la sorveglianza speciale nei confronti di: M.A. di anni 32, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna per la durata di anni 1 e mesi 6, poiché gravemente indiziato di reati contro la persona quali violenza sessuale e atti persecutori.

In particolare, la persona offesa denunciava di aver subito minacce di morte mediante l’uso di una mazza da baseball, di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, e che l’autore delle violenze le aveva strappato il cellulare cancellando tutti i contatti telefonici minacciandola anche di diffondere fotografie in pose sessualmente esplicite (“Revenge Porn” di cui al codice Rosso); T.M. di anni 43, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di anni 1 (uno) e mesi 6 (sei) poiché gravemente indiziato di reati contro la famiglia, quali maltrattamenti in famiglia, evasione, reati contro la persona, quali minacce e atti persecutori. In particolare, la vittima denunciava che, durante una violenta lite, T.M., rientrato in casa in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di alcool, iniziava a strattonarla minacciandola con un coltello a serramanico.

La donna raccontava essere vittima di una lunga serie di vessazioni e minacce durate per tutta la relazione coniugale con l’uomo, più volte sfociate in aggressioni fisiche; F.S.A. di anni 26, irrogata la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. per la durata di anni 1 (uno), poiché gravemente indiziato di reati contro la famiglia, quali maltrattamenti in famiglia, reati contro la persona, quali lesioni personali e violenza sessuale in ambito familiare.

In particolare, la vittima denunciava che F.S.A. poneva in essere plurime condotte vessatorie nei suoi confronti con ingiurie, molestie e violenza sin dall’inizio della relazione sentimentale culminate, recentemente, in una vera a propria aggressione fisica ove l’uomo stringendole le mani sul collo tentava di strangolarla ed in altri due episodi in cui era costretta a subire rapporti sessuali contro la sua volontà; S.C. di anni 43, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con divieto di avvicinamento all’abitazione all’ex convivente per la durata di anni 2 (due), poiché gravemente indiziato di stalking, reati contro la persona, quali lesioni personali, percosse perpetrati a danno delle donne che lo stesso ha frequentato, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. In particolare, la vittima denunciava di avere subito ripetuti pedinamenti, telefonate e messaggi a contenuto minatorio sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche in cui veniva colpita più colte con pugni in viso.

Infine, al fine di garantire la sicurezza pubblica ed evitare il ripetersi di ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’incolumità dei giovani avventori dei locali della cd. “movida” catanese e prevenire la commissione di reati contro il patrimonio, il Questore di Catania, oltre ai 2 provvedimenti emessi nel decorso mese di aprile, ha emesso un altro provvedimento cd. “Daspo Willy” nei confronti di L.C. di anni 43 in quanto, dopo essersi introdotto all’interno di un bar caffetteria ubicato in questa piazza Teatro Massimo, si impossessava di 4 palmari ed una somma di denaro in contanti.

Ad L.C. è stato vietato l’accesso al bar ove ha manifestato la pericolosità sociale e vie limitrofe e di stazionamento nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti, per 1 anno. Il divieto è stato esteso a tutti i locali pubblici ricadenti nella medesima zona, indicati nel Daspo.


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